Osce. Alfano parla del rischio del rientro dei foreign fighters

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Alla conferenza Osce in corso a Palermo il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha parlato del rischio di rientro dei foreign fighters in Europa e nei vari paesi di origine, ovvero dei cittadini stranieri che in Siria e in Iraq si sono uniti all’Isis: man mano che lo Stato Islamico viene sconfitto e si riduce geograficamente, aumenta la possibilità che i foreign fighters portino azioni terroristiche in casa propria.
“Nessun paese da solo è in grado di fronteggiare la situazione nel Mediterraneo”, poiché è concreti “il rischio posto dal possibile rientro di foreign fighters dopo la sconfitta di Daesh in Iraq e Siria”.
Solo dall’Italia sono una sessantina i cittadini italiani che si sono uniti all’Isis (Daesh), circa 6mila dall’Unione Europea e quindi con facilità di muoversi fra i Ventotto, ed almeno 10mila dalla Turchia, paese ai cui cittadini, in base all’accordo sui migranti, verrebbe meno la necessità dei visti per recarsi nell’Ue. Uno dei paesi da cui sono partiti più giovani per le file dell’Isis è la vicina Tunisia.
Alfano ha spiegato che nel Mediterraneo si è aperta “una faglia in cui hanno proliferato fanatismo, estremismo violento e terrorismo”, per cui “Si rischia l’apertura di un abisso nel quale la sicurezza, la convivenza civile, il rispetto delle libertà potrebbero sprofondare”.