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E’ in corso in Pakistan una vasta operazione contro i talebani, i guerriglieri uzbeki e le cellule di al-Qaeda del Nord Waziristan, regione montagnosa a ridosso del confine afgano dove nei villaggi e nelle cavità naturali si nascondono gruppi di terroristi: il 9 aprile una bomba è esplosa presso il mercato Sabzi Mandi di Islamabad, uccidendo 23 persone, mentre è dell’8 giugno l’attacco all’aeroporto di Karaci, dove i morti sono stati 23.
La ritorsione di Islamabad non si è mai fatta attendere, con numerose incursioni aeree dirette sulle montagne del Nord Waziristan.
Due settimane fa ha preso il via con l’impiego dei caccia F-16 e degli elicotteri l’articolata operazione che oggi entra nella seconda fase: fonti dell’esercito hanno riferito del dispiegamento di truppe a Miranshah e nei dintorni della città, dopo sei ore di bombardamenti su luoghi ritenuti sensibili.
“Stanno utilizzando carri armati e veicoli corazzati per i loro spostamenti via terra” – ha confermato un funzionario della sicurezza locale -. “I militari hanno preso il controllo anche dell’ospedale cittadino ed hanno distrutto quattro nascondigli con fuoco d’artiglieria”.
