PALESTINA. Accordo col Vaticano pronto: proprietà, giurisdizioni e libertà di culto

di Enrico Oliari –

vaticanoLe commissioni congiunte del Vaticano e dell’Autorità nazionale palestinese hanno terminato il lavoro iniziato nel 2000 volto a completare il riconoscimento della Palestina: oggi il Vaticano riconosce uno status speciale alle rappresentanze palestinesi.
Come ha spiegato monsignor Antoine Camilleri, sottosegretario della specifica sezione della segreteria di stato vaticana, “Come tutti gli accordi che la Santa Sede firma con diversi Stati, quello attuale ha lo scopo di favorire la vita e l’attività della Chiesa cattolica e il suo riconoscimento a livello giuridico anche per un suo più efficace servizio alla società”. Il testo dell’accordo inizia con “l’auspicio per una soluzione della questione palestinese e del conflitto tra israeliani e palestinesi nell’ambito della Two-State Solution e delle risoluzioni della comunità internazionale”, quindi passa ai vari capitoli fra i quali la libertà religiosa e di coscienza, la libertà di azione della Chiesa, le proprietà immobiliari le questioni fiscali, il personale, la giurisdizione, lo statuto personale, i luoghi di culto, l’attività sociale e caritativa e i mezzi di comunicazione sociale che operano sul territorio palestinese.
Da Tel Aviv il portavoce del ministero degli Esteri ha manifestato delusione per la decisione del Vaticano di riconoscere lo Stato di Palestina, aggiungendo che questa decisione non “contribuisce a riportare i palestinesi al tavolo delle trattative” per la pace.
Questo fine settimana il leader dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen sarà in Vaticano per la beatificazione di due suore.