Ue. Approvata la ripartizione in quote tra i paesi e la guerra ai trafficanti di uomini

di Guido Keller –

migrantiSeppure con qualche mugugno, in particolare di Gran Bretagna, Repubblica Ceca e Slovacchia, l’Unione Europea ha adottato un piano per la redistribuzione dei migranti richiedenti asilo, per la lotta ai trafficanti e la sorveglianza delle frontiere.
In sostanza vengono triplicati i fondi e i mezzi destinati alla missione Frontex, viene introdotto un programma temporaneo di ripartizione fra i paesi membri delle quote dei richiedenti asilo che già si trovano nell’Ue, è stato stabilito un meccanismo per assorbire in due anni 20mila profughi dai campi del Medio Oriente e del Nordafrica, viene aumentato il pattugliamento in mare, sono stati destinati ulteriori fondi per il rafforzamento della missione in Niger (cioè dove transita il 90% dei migranti dell’Africa occidentale verso la Libia) e “si lavora – ha spiegato la Pesc Federica Mogherini – ad un’operazione navale” contro i trafficanti di esseri umani; possibile quindi la distruzione delle “carrette del mare”, ovviamente senza migranti a bordo. Davanti alle illazioni che davano prossima un’iniziativa militare in territorio libico, Mogherini ha precisato che “Non stiamo programmando alcuna operazione di terra in Libia”.
E’ stato stabilito di lasciare a Danimarca, Gran Bretagna e Irlanda la possibilità di non assumere le proprie quote di profughi in quanto previsto dai trattati, mentre l’Italia, che comunque accoglierà il 9,94% di profughi provenienti dai campi, è esentata sul proprio 11,84% dei richiedenti asilo già presenti nell’Ue in quanto ha già superato abbondantemente la propria parte.

Le quote. Il piano prevede la redistribuzione dei profughi tra gli Stati membri: per l’Italia il 9,94% di 20 mila profughi (meno di 2.000) che attualmente risiedono in campi profughi all’estero e l’11,84% dei richiedenti asilo già presenti in Europa o che entreranno direttamente in territorio europeo (ricollocamenti).

La distribuzione tra i paesi Ue dei 20mila profughi provenienti dai campi di paesi terzi: Austria 2,22%, 444; Belgio 2,45%, 490; Bulgaria 1,08%, 216; Croazia 1,58%, 315; Cipro 0,34%, 69; Repubblica Ceca 2,63%, 525; Danimarca 1,73%, 345; Estonia 1,63%, 326; Finlandia 1,46%, 293; Francia 11,87%, 2375; Germania, 15,43%, 3086; Grecia 1,61%, 323; Ungheria, 1,53%, 307; Irlanda 1,36%, 272; Italia 9,94%, 1989; Lettonia 1,10%, 220; Lituania, 1,03%, 207; Lussemburgo, 0,74%, 147; Malta, 0,6%, 121; Olanda, 3,66%, 732; Polonia, 4,81%, 962; Portogallo, 3,52%, 704; Romania, 3,29%, 657; Slovacchia 1,6%, 319; Slovenia, 1,03%, 207; Spagna 7,75%, 1549; Svezia, 2,46%, 491; Gran Bretagna 11,54%, 2309.

La distribuzione tra i paesi Ue dei profughi già presenti sul suolo europeo: Austria, 2,62%; Belgio, 2,91%; Bulgaria, 1,25%; Croazia, 1,73%; Cipro 0,39%; Repubblica Ceca, 2,98%; Estonia, 1,76%; Finlandia, 1,72%; Francia, 14,17%; Germania, 18,42%; Grecia, 1,9%; Ungheria, 1,79%; Italia, 11,84%; Lettonia, 1,21%; Lituania, 1,16%; Lussemburgo, 0,85%; Malta, 0,69%; Olanda, 4,35%; Polonia, 5,64%; Portogallo, 3,89%; Romania, 3,75%; Slovacchia, 1,78%; Slovenia, 1,15%; Spagna, 9,10%, Svezia, 2,92%.