Per Taiwan linea mediana a rischio impatto

Intervista a Vincent Y.C. Tsai, capo della diplomazia di Taiwan in Italia.

Continua l’erosione costante e progressiva nei rapporti fra la Cina e Taiwan. Questa volta nel mirino è entrata la linea mediana, non riconosciuta dalla Cina, ma che per Taiwan è uno spazio inviolabile dei cieli sullo Stretto per motivi di difesa territoriale e sicurezza aerea. Le agenzie di stampa internazionali hanno battuto la notizia che lo scorso 30 gennaio l’aviazione civile cinese, attraverso il suo organo amministrativo, ha revocato “di fatto” l’accordo dello Stretto su alcune rotte di volo. Nella nostra intervista abbiamo chiesto al rappresentante diplomatico di Taiwan in Italia di spiegarci per filo e per segno la situazione che si è venuta a creare.

– Ambasciatore Vincent Y.C. Tsai, le rotte di volo revocate da Pechino corrono lungo la cosiddetta Median Line che, dal vostro punto di vista, è inviolabile. In particolare si tratta dei collegamenti aerei da ovest verso est, ovvero dalle città cinesi di Xiamen e di Fuzhou verso i gruppi di isole Kinmen e Matsu, amministrate da Taipei. Cos’è successo?
Senza consultare preventivamente Taiwan in conformità con le normative dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO, agenzia specializzata delle Nazioni Unite), il 30 gennaio l’Amministrazione dell’Aviazione Civile cinese ha fatto un annuncio unilaterale, revocando di fatto l’accordo dello Stretto del 2015 sulle rotte di volo M503, W122 e W123. La decisione sconsiderata presa dalla Cina non solo mette seriamente a repentaglio la sicurezza aerea, la pace e la stabilità nella regione, ma mina anche la fiducia reciproca e lo status quo nello Stretto di Taiwan. Condanniamo la Cina con la massima fermezza e chiediamo che coinvolga immediatamente Taiwan nei negoziati“.

– Nello specifico cosa impartiscono le norme ICAO che lei cita?
La sezione 4.2.6 del Manuale di Pianificazione dei Servizi del Traffico Aereo dell’ICAO stabilisce che le modifiche a qualsiasi rete di rotte dovrebbero essere apportate solo dopo essere state coordinate con tutte le parti interessate. L’Amministrazione dell’Aviazione Civile di Taiwan è l’unica autorità competente per la Taipei Flight Information Region (FIR), che si trova vicino alla rotta M503. L’annuncio della Cina di modificare la relativa rete di rotte non solo costituisce una grave violazione delle norme ICAO, ma opprime anche la difesa aerea di Taiwan, causando così una crisi per la nostra sicurezza nazionale. Esortiamo fortemente la Cina a revocare questo cambiamento unilaterale e a comunicare con il nostro governo per risolvere la crisi“.

– A pochi giorni di distanza dall’esito delle vostre elezioni presidenziali e dei membri del Parlamento avvertite una escalation della tensione fra voi e Pechino? La ritenete una provocazione per spingervi a reagire in qualche modo, addirittura militarmente, complicando una situazione peraltro già complessa?
Durante le elezioni di Taiwan del gennaio scorso, la Cina ha utilizzato con continuità diverse tattiche per influenzare l’opinione pubblica di Taiwan, come la guerra ibrida e la disinformazione. Possiamo prevedere che in futuro la Cina intensificherà la sua minaccia nei confronti di Taiwan e le sue forme diventeranno più diversificate. Il cambiamento delle rotte aeree nello Stretto di Taiwan ne è un buon esempio. Tuttavia il presidente eletto, l’attuale vicepresidente William Ching-te Lai, ha già affermato più volte che il mantenimento dello status quo e la ricerca della stabilità nello Stretto di Taiwan saranno ancora la massima priorità del nuovo governo. Infatti, per difendere meglio lo Stretto di Taiwan, cercheremo di potenziare la nostra capacità militare e, nel frattempo, cercheremo anche il sostegno dei paesi alleati. Dopotutto la sicurezza attraverso lo Stretto di Taiwan è fondamentale per l’intera regione dell’Asia-Pacifico e anche per la sicurezza globale“.

– Ci saranno problemi anche sulle rotte aeree civili per il trasporto passeggeri e delle merci, nonché per le linee aeree dei voli internazionali?
Siamo fermamente convinti che il cambiamento unilaterale delle rotte stabilite nello Stretto di Taiwan da parte della Cina, non solo metterà in pericolo la sicurezza nazionale di Taiwan, ma anche la sicurezza delle rotte aeree internazionali nella regione“.

– In queste ore, intanto, avete ricevuto risposte interlocutorie da Pechino? E quali sono le misure che intendete prendere nell’immediato?
Il nostro governo ha espresso fin dal primo momento forte insoddisfazione nei confronti della Cina attraverso vari canali, per protestare e chiedere che la Repubblica Popolare Cinese interrompa immediatamente queste azioni inappropriate e negozi con noi il prima possibile, attraverso i meccanismi esistenti, per garantire la sicurezza dei voli regionali. Tuttavia, finora non abbiamo ricevuto alcuna risposta positiva. Continuiamo perciò a trasmettere le nostre richieste alla Cina. Il nostro governo ha anche chiesto al nostro ufficio a Montreal di protestare davanti alla sede centrale dell’ICAO per esprimere la nostra preoccupazione per la violazione delle regole da parte della Cina. Inviteremo anche gli amici internazionali a trasmettere le nostre richieste all’ICAO. Noi esortiamo la comunità internazionale a prestare la dovuta attenzione a questa questione e chiediamo congiuntamente che la Cina rispetti l’ordine internazionale basato sulle regole. Se un membro di un’organizzazione internazionale non rispetta le norme, sarà considerato come una sfida all’autorità e alla credibilità dell’organizzazione. Il comportamento irresponsabile della Cina potrebbe inviare un messaggio sbagliato alla comunità internazionale“.

D. B.