Perù. Aiuti alle persone colpite dalla fuoriuscita di petrolio

di Alberto Galvi

Il governo peruviano ha annunciato aiuti finanziari per le persone colpite dalla fuoriuscita di petrolio greggio presso la raffineria Repsol, di proprietà spagnola, il 15 gennaio scorso. Secondo il ministero dell’Ambiente la fuoriuscita di 11.900 barili di greggio brasiliano ha interessato due aree naturali protette per circa 116 chilometri quadrati di mare e coste.
Due settimane dopo il primo ministro peruviano, Aníbal Torres e il direttore esecutivo di Repsol Perù, Jaime Fernández, hanno concordato che ora sarebbe stata la Repsol a donare fino a 800 dollari a ciascuna delle 5.600 persone colpite dal disastro ambientale, quale compenso per il reddito perso.
La commissione parlamentare d’inchiesta sul disastro ambientale ha espresso preoccupazione sul numero delle persone colpite. Molti pescatori non hanno certificati o documenti per dimostrare che la pesca è il loro sostentamento. Questi pescatori sono tra i più vulnerabili dal punto di vista economico del Perù, e raccolgono piccole quantità di pesce molto vicino alla costa, a volte da piccole imbarcazioni e a volte dalla riva.
Il giudice concederà un risarcimento ai pescatori sulla base delle prove che saranno stati in grado di fornire. I pescatori hanno protestato con le reti vuote davanti alla raffineria di Repsol e hanno bloccato le strade, ma i sono passati senza ricevere nulla né dallo Stato né dalla Repsol. Nel frattempo il coordinatore del sistema delle Nazioni Unite in Perù, Igor Garafulic ha affermato la FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations) e l’UNDP (United Nations Development Programme) stanno preparando per maggio uno studio sull’impatto socioeconomico della fuoriuscita di greggio.
Repsol ha affermato che erano state le enormi onde create da un’eruzione vulcanica a Tonga a causare la fuoriuscita di greggio e che la colpa era stata della petroliera Mare Doricum. In risposta la società proprietaria della petroliera ha chiesto alla Repsol di non diffondere informazioni errate o fuorvianti con le indagini ancora in corso. Un rapporto degli esperti delle Nazioni Unite stima che la fuoriuscita ammonti a 2.100 tonnellate di greggio.
Per avere una idea della entità dei danni basti pensare che la International Tanker Owners Pollution Federation Limited considera grande fuoriuscita di greggio una quantità pari alle 700 tonnellate. Il petrolio è stato estratto da Buzios, il più importante giacimento petrolifero in acque profonde del mondo e il più produttivo del Brasile.
Il governo del Perù è all’insegna dell’instabilità politica: dopo il disastro ecologico di metà gennaio, ci sono stati tre rimpasti di governo e tre diversi ministri dell’ambiente.