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Gli Stati Uniti hanno lanciato un attacco all’Isis dalla portaerei Uss Harry S. Truman, stanziata davanti alle cose del Medio Oriente. Non sono stati specificati gli obiettivi dell’attacco, come neppure se essi erano in Iraq o on Siria.
Solo ieri il Dipartimento di Stato Usa ha pubblicato un rapporto sul terrorismo in cui risulta che l’Isis “resta la più grande minaccia globale”, che esso “Mantiene una formidabile forza in Iraq e in Siria”, e che conta fino a 5mila combattenti in Libia, per quanto stia gradualmente venendo meno la capacità bellica nel paese nordafricano.
Mentre il supporto ai qaedisti e all’Isis da parte di paesi alleati degli Usa, come Qatar, Arabia Saudita e Turchia, è sotto gli occhi di tutti, incredibilmente il rapporto individua nell’Iran il principale sostenitore del terrorismo, poiché Teheran presta ”un ampio supporto, inclusi finanziamenti, addestramento ed equipaggiamento, a vari gruppi nel mondo, in particolare Hezbollah. L’Iran continua inoltre ad essere profondamente coinvolto nel conflitto in Siria, lavorando strettamente con il regime di al-Assad per contrastare l’opposizione siriana, e anche in Iraq, dove continua a fornire supporto ai gruppi di miliziani, inclusa l’organizzazione terroristica straniera Katàib Hezbollah”. Inoltre l’Iran ha appoggiato le rivolte sciite in Bahrein.
