USA. Hillary se la prende con la “salute mentale” di Trump

di Manuel Giannantonio –

Trump clinton“Lascio agli psichiatri spiegare la sua adorazione per i tiranni”, ha dichiarato la candidata democratica Hillary Clinton riferendosi al suo rivale Donald Trump il quale non ha perso tempo per replicare etichettando l’ex segreteria di Stato come una “bugiarda”. Con Trump che ha già ottenuto la nomination repubblicana e con la Clinton a due passi dal farlo, siamo davvero alle prime fasi dello scontro che oppone i due candidati allo Studio Ovale.
Hillary, attraverso un discorso consacrato alle questioni inerenti la sicurezza nazionale e la politica straniera tenutosi a San Diego, in California, si è indirizzata a Donald Trump affermando che se l’America lo eleggerà, sarà un “errore storico”. Secondo lei, Trump è uomo “pericolosamente incoerente” e “affascinato dai dittatori”, come Putin o il nord coreano Kim Jong-un.
Trump, secondo la Clinton, “non ha il carattere per diventare presidente”. “È un uomo che dichiara che paesi come l’Arabia Saudita dovrebbero dotarsi di una bomba atomica, che immagina che possiamo trattare l’economia americana come gestisce i suoi casinò, che ordina ai nostri soldati di torturare presunti terroristi come le loro famiglie, cosa che rappresenta un crimine di guerra, che se la prende con i nostri alleati come il primo ministro britannico o la cancelliera tedesca, che vuole fare della Siria una zona libera per lo Stato Islamico”. Con queste parole l’ex first lady ha voluto mettere in guardia l’elettorato americano contro la prospettiva di un presidente Trump messo in una “situation Room” durante un’operazione come il raid contro Bin Laden nel 2011, al quale ha assistito in diretta. Ha ricordato che all’epoca, i Navy Seals sono stati attenti nel non coinvolgere donne bambini per evitare morti inutili. “Immaginatevi la situazione se oltre al suo account twitter avesse avuto il controllo dell’arsenale militare degli Stati Uniti”, ha detto provocatoriamente Hillary.
La risposta di Trump non si è fatta aspettare ed è arrivata in un meeting a San José, anche lui in California. “Abbiamo ripetuto diverse volte che Hillary è una bugiarda”. “Il suo discorso era patetico, non era presidenziale”. “Quatto anni con lei e non avremmo più un paese. Vi ricordate quando detestava Obama e quando Obama qualificava Bill come razzista? Oggi invece dice ‘Yes, sir’. Perché? Perché non vuole andare in prigione. Credetemi è colpevole. Di Cosa?”, Trump si riferisce allo scandalo delle email che hanno inquinato la sua campagna elettorale. Di certo siamo solo all’inizio di una lunga battaglia politica.