Possibile giro di mazzette per i visti: Tajani ordina l’ispezione nelle ambasciate del Congo e della RD Congo

di Enrico Oliari

Su disposizione del ministro degli Esteri Antonio Tajani la Farnesina ha avviato ispezioni nelle ambasciate italiane di Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, e di Brazzaville, nella Repubblica del Congo, con lo scopo “di – recita il comunicato del ministero – accertare possibili irregolarità legate alle procedure relative al rilascio di visti per Italia”.
Alla base dell’operazione ispettiva, affidata al ministro plenipotenziario Andrea Tiriticco, che è ispettore generale del ministero degli Affari esteri e degli uffici all’estero, vi sarebbero le denunce di diversi cittadini congolesi di entrambi i paesi che, stando alle accuse, indicherebbero una situazione di malaffare. Il tutto è partito da un’inchiesta per l’Espresso di Antonella Napoli, la quale ha riportato la testimonianza di un imprenditore italo-congolese secondo cui vi sarebbero “permessi di viaggio facili rilasciati a fronte di mazzette da funzionari compiacenti e infedeli”, come pure da una denuncia del deputato Andrea Di Giuseppe, membro della Commissione Esteri della Camera, per il quale “siamo di fronte a illeciti gravi che ho riscontrato anche in altre ambasciate. È uno schema ripetitivo, con protagonisti diversi ma stesse dinamiche”. Di Giuseppe ha anche affermato, sempre nel quadro di un possibile racket dei visti, che “ho presentato un esposto alla Procura della Repubblica affinché, in seguito a nuovi elementi da valutare, si facciano nuove indagini sull’assassinio di Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano in Congo ucciso assieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo il 22 febbraio del 2021″.
La Farnesina continua ne suo comunicato: “Le risultanze dell’ispezione, a cui ha preso parte anche personale proveniente dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza, saranno oggetto di un dettagliato rapporto per l’adozione delle misure interne necessarie che sarà messo a disposizione delle autorità competenti per gli eventuali seguiti”. “L’obiettivo del governo è il contrasto ad ogni forma di ingresso illecito in Italia”, ha dichiarato il vice premier Tajani, “e con questo obiettivo ho dato stringenti disposizioni a tutta la rete diplomatico-consolare di adottare ogni misura per rafforzare la lotta contro il malaffare e i tentativi di ingresso illegale in Italia, anche per difendere al meglio i nostri confini. Il governo, con il sostegno del Parlamento, intende proseguire l’impegno per dare alle nostre sedi all’estero le risorse di cui hanno bisogno.”
“La missione ispettiva presso le ambasciate di Kinshasa e Brazzaville, al pari di quelle realizzate lo scorso agosto nelle ambasciate in Sri Lanka, Bangladesh e Pakistan, è parte di un’azione a tutto campo che il vice premier Tajani ha intensificato per contrastare e prevenire fenomeni illeciti e per continuare a migliorare la qualità dei servizi all’estero”, conclude la nota del ministero.