RD Congo. Cig: l’Uganda deve pagare 325 milioni di dollari per le riparazioni di guerra

di Alberto Galvi

La Corte internazionale di Giustizia (Cig) ha ordinato all’Uganda di pagare 325 milioni di dollari alla RDC (Repubblica Democratica del Congo) come riparazione per l’invasione militare subita alla fine degli anni ’90. La RDC aveva chiesto 11 miliardi di dollari di danni, ma l’Uganda ha affermato che tale importo avrebbe rovinato la sua economia.
Il conflitto aveva coinvolto nove paesi africani, con l’Uganda, Burundi e il Ruanda che appoggiavano le forze ribelli contro il governo di Kinshasa, che invece era appoggiato da Zimbabwe, Angola, Ciad, Sudan e Namibia.
La RDC ha portato il caso per la prima volta in tribunale nel 1999. Nel 2005 la Corte ha stabilito che l’Uganda doveva pagare un risarcimento per l’invasione del Congo del 1998, una guerra terminata nel 2003 che ha causato la morte di centinaia di migliaia di persone e milioni di sfollati. In base alla sentenza del 2005 l’Uganda aveva violato il diritto internazionale occupando parti della provincia congolese orientale con le proprie truppe e sostenendo altri gruppi armati durante una guerra che ha imperversato dal 1998 al 2003. La Cig aveva ordinato alle due parti in causa di negoziare i risarcimenti, ma non sono riuscite a raggiungere un accordo.
Dopo diversi negoziati falliti, le parti in causa sono tornate in tribunale nel 2015 e finalmente il verdetto è arrivato dopo sette anni, con la sentenza di oggi che è definitiva. Essa prevede che l’importo dovrà essere pagato in rate annuali di 65 milioni di dollari, con scadenza a settembre di ogni anno dal 2022 al 2026, e che se l’Uganda ritarderà nei pagamenti, matureranno interessi di mora del 6%.
Le sentenze della Cig, che si occupa delle controversie tra Stati, sono definitive e inappellabili.