Romania. Continuano le proteste nonostante il ritiro del decreto salva-corrotti

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Non si fermano le proteste in Romania, dove in almeno mezzo milione di persone (200mila a Bucarest) sono scese nelle piazze nel sesto giorno di manifestazioni per protestare contro la corruzione e il malgoverno. Questo nonostante ieri il governo guidato da Sorin Grindeanu abbia ritirato il decreto “salva-corrotti”, che prevedeva un’amnistia per i reati con pene inferiori a 5 anni al fine di alleggerire il sovraffollamento delle carceri.
Tra i molti politici che avrebbero beneficiato dell’amnistia vi è anche il leader del PSD Liviu Dragnea, già ministro dell’Interno del governo Ponta e condannato a un anno (pena sospesa) per frode elettorale, ma anche sospettato di azioni poco chiare sul caso Teleorman.
Nei giorni scorsi, dopo l’inizio delle proteste, si era dimesso il ministro per gli Affari e il Commercio, Florine Jianu, per “motivi etici” e di disaccordi con il governo, di cui i manifestanti continuano a chiedere con insistenza le dimissioni.