di Alberto Galvi –
Il presidente ruandese Paul Kagame ha annunciato l’intenzione di candidarsi per un quarto mandato alle elezioni del prossimo anno. A marzo di quest’anno il governo ruandese ha deciso di sincronizzare le date delle elezioni legislative e presidenziali, previste per agosto 2024.
Fino ad allora Kagame non aveva espresso apertamente le sue intenzioni, ma già nel 2015 aveva apportato controverse modifiche costituzionali per permettergli di ricoprire ulteriori mandati ed eventualmente arrivare a governare fino al 2034. Una revisione costituzionale adottata con un contestato referendum nel dicembre 2015 ha eliminato il limite costituzionale di due mandati presidenziali e ridotto la durata del mandato da sette a cinque anni.
L’ex capo ribelle Kagame è diventato presidente nell’aprile del 2000, ma è considerato il leader de facto del paese dalla fine del genocidio del 1994. Il Fronte Patriottico Ruandese di Kagame scacciò gli estremisti hutu accusati del genocidio in cui furono uccise circa 800mila persone, principalmente tutsi ma anche hutu moderati.
Kagame è tornato al potere con oltre il 90 per cento dei voti con le elezioni del 2003, 2010 e 2017, mentre i gruppi per i diritti umani accusano Kagame di governare in un clima di paura, soffocando il dissenso e la libertà di espressione. Il Ruanda è uno dei paesi più stabili del continente africano.