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E’ ormai un caso quello del giornalista statunitense di Radio Liberty David Satter, il quale sarebbe stato espulso dalla Russia in quanto “non gradito”, specie per i suoi servizi sulle manifestazioni antirusse in Ucraina: stando a quanto raccontato dall’interessato, egli, una volta presentatosi per ritirare il visto di entrata in Russia, si sarebbe sentito dire dal solerte funzionario che “organi competenti hanno deciso che la sua presenza nel Paese è indesiderata”.
La cosa ha subito richiamato i molti colpi di fioretto dei mesi scorsi fra la Russia e gli Stati Uniti, basti pensare ai casi Nikolayev e Magnitski, ma, da quanto comunicato dalle autorità russe, si tratterebbe di una falsità: Satter si sarebbe prima trattenuto sul suolo russo per una settimana con il permesso di soggiorno scaduto, quindi si sarebbe presentato agli uffici consolari con un forte ritardo, cosa che ha fatto scattare il rifiuto del permesso annuale, in quanto vi è stata una grave infrazione della legislazione russa.
