Russia. Putin, “il mondo sta sottovalutando il pericolo di una guerra nucleare”

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In occasione della sua conferenza stampa di fine anno il presidente russo Vladimir ha avvertito che “il mondo sta sottovalutando il pericolo di una guerra nucleare”. Putin ha puntato il dito verso la decisione della Casa Bianca di ritirarsi dall’Inf (Intermediate-range nuclear forces), cioè l’accordo sulla non proliferazione delle armi nucleari in Europa sottoscritto nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov.
In ottobre il presidente Donald Trump aveva annunciato l’intenzione di ritirare gli Usa dall’Inf, perché “Finché qualcuno viola questo accordo, non saremo gli unici a rispettarlo”. Poi, fuori dall’accordo, la sua amministrazione avrebbe cercato una nuova intesa con la Russia, che se non ci sarà “anche noi cominceremo a sviluppare nuovi armamenti”.
L’Inf almeno in parte ha funzionato, tanto che in pochi anni sono stati eliminati ben 2.692 missili, 846 americani e 1.846 russi. A non garantire la piena applicazione di quanto stabilito nel 1987 è stata la mancanza di quei controlli reciproci stabiliti in quello storico incontro di Washington, ma tant’è che a distanza di tre decenni sembra essere arrivati al temibile passo in dietro.
Paventando la “catastrofe globale” dovuta “all’abbassamento della soglia per l’uso di armi nucleari”, il presidente Putin ha oggi spiegato che “Le armi della Russia servono a mantenere la parità strategica e se arriveranno i missili in Europa poi l’occidente non si lamenti se noi reagiremo. Ma io confido che l’umanità avrà abbastanza buon senso per evitare il peggio”.
Putin è anche tornato sull’incidente di novembre nel Mar d’Azov tra navi ucraine e russe, dove i militari di Mosca hanno sequestrato i tre mezzi ucraini mentre erano in viaggio per superare lo stretto di Kerch: il presidente russo ha ribadito la linea secondo cui il presidente ucraino Petro Poroshenko, dato in sconfitta nei sondaggi, avrebbe ordito il piano al fine di provocare la reazione internazionale, ed “Ha raggiunto i suoi obiettivi a spese degli interessi degli ucraini”. Ha poi precisato in merito ai marinai ucraini arrestati che “un’indagine è in corso e dopo il procedimento diventerà chiaro cosa accadrà”.