RUSSIA. Lavrov, ‘Fondazioni europee non saranno trattate come USAid’

TMNews, 3 ott 12 –

La Russia non tratterà le fondazioni europee come ha fatto con l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAid), costretta a chiudere dal primo ottobre con l’accusa di ‘ingerenza’ negli affari interni dello Stato russo. Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov. “Queste fondazioni agiscono sulla base di accordi intergovernativi, ben ponderati e reciprocamente accettabili, che si basano sui principi di reciprocità e di uguaglianza”, ha detto Lavrov in un’intervista con il quotidiano Kommersant. Alla domanda se le organizzazioni europee che lavorano in Russia, potrebbe affrontare il destino di USAid, Lavrov ha affermato: “Non vedo ragioni per cercare di estrapolare questa situazione: gli americani non hanno (organizzazioni) simili al Goethe-Institut, l’Istituto Cervantes, il British Council o l’Alliance Francaise”.
Per la verità la vicenda di USAid ricorda inevitabilmente la cacciata del British Council dalla Russia nel 2007, durante il precedente mandato di Vladimir Putin da presidente e immediatamente dopo l’avvelenamento a Londra dell’ex agente del Kgb Alexander Litvinenko. Uno scontro che diventò specchio di rapporti molto deteriorati tra i due Paesi, che ancora oggi, nonostante i tentativi di David Cameron, faticano a riprendere il volo. USAid, che ha finanziato organizzazioni russe non governative, ha formalmente cessato le proprie attività in Russia da lunedi scorso. Il presidente Vladimir Putin aveva detto che l’agenzia si era intromessa negli affari interni russi. Gli Stati Uniti hanno iniziato la loro attività in Russia dopo la fine dell’Unione Sovietica, con programma su diritti umani, società civile, la salute e l’ambiente. “Questo è un segnale molto brutto. Io credo che hanno fatto molto per la società russa, per sostenere il settore dei diritti umani e per il supporto del giornalismo libero”, ha detto Liliya Shibanova a capo della società indipendente di monitoraggio delle elezioni Golos, altra spina nel fianco di Putin, che nel 2010 ha ricevuto 2,8 milioni di dollari da USAid. Il capo del Moscow Helsinki Group, Lyudmila Alekseyeva, ha detto che è male per la popolazione russa, piuttosto che per gli Stati Uniti, con la perdita di “servizi utili gratuiti … consulenze legali, programmi didattici e altro”.