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Il presidente russo Vladimir Putin è ritornato sui suoi passi ed ha emesso un decreto con il quale viene concessa la possibilità di manifestare e di fare picchetti presso la città russa di Sochi, dove si terranno i giochi olimpici, se pur con modalità e procedure da concordare.
Viene revocata quindi l’ordinanza che proibiva ogni manifestazione dell’area, decisione contestata sia dalle Ong che dallo stesso Comitato Olimpico Internazionale ed il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha spiegato ai media che sarà indicata una zona specifica in cui condurre azioni di protesta
Sul fronte della sicurezza gli Stati Uniti si sono detti pronti a collaborare con la Russia per garantire un sereno svolgimento delle Olimpiadi e il capo del Pentagono Chuck Hagel ha informato di aver “assicurato al ministro Shoigu che gli Stati Uniti sono pronti a fornire assistenza in materia di sicurezza alla Russia per i Giochi olimpici di Sochi, se sarà avanzata una richiesta”.
Se da un lato la situazione si presenta come preoccupante, visti i recenti attentati del 23 e 30 dicembre di Volgograd, che hanno provocato 34 morti, dall’altro è difficile che la Russia possa richiedere l’assistenza degli Stati uniti, vista la difficile situazione diplomatica creatasi nei mesi scorsi a causa sia delle divergenze sulla questione siriana come pure per casi come quello Magnitsky e la conseguente lista.
