SIRIA. Nuovo incontro fra Turchia e Iran

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zarif davutogluIran e Turchia non sono mai stati così vicini, nonostante la crisi siriana li veda schierati su fronti opposti: già lo scorso 27 novembre i ministri degli Esteri di Turchia, Ahmet Davutoglu, e di Iran, Mohammad Javad Zarif, si erano incontrati ed avevano formulato un appello congiunto per chiedere il cessate il fuoco in Siria; pochi giorni dopo il ministro turco dello Sviluppo, Cevdet Yilma, aveva fatto sapere che i due paesi potrebbero creare una zona di libero scambio, anche perché “Le relazioni economiche tra Turchia e Iran sono al di sotto del potenziale del loro potenziale”; oggi vi è stato un novo incontro fra l’iraniano Javad Zarif e l’omologo turco Ahmet Davutoglu, sempre al fine di individuare una linea comune da presentare al vertice del “Ginevra 2”, che si terrà a Montreaux il prossimo 22 gennaio.
A margine dell’incontro Davutoglu ha spiegato che “Siamo pronti a fare tutto il possibile per far finire la sofferenza del popolo siriano e la tragedia che non ha fatto che peggiorare ad Aleppo. In questo senso siamo sempre stati sinceri nel condividere i nostri progetti con Teheran e continueremo a farlo”. Zarif ha fatto sapere che “Abbiamo discusso di Siria ed esistono certo delle differenze fra noi, ma queste differenze scompariranno ben presto nel nome di una reciproca comprensione”.
Va detto che proprio nella battaglia di Aleppo sono impegnati, oltre ai militari dell’opposizione, sostenuti da Ankara, e a quelli dell’esercito regolare, anche pasdaran iraniani e Hezbollah libanesi, a fianco di Damasco, e le brigate jihadiste legate ad al-Qaeda, che ormai rappresentano il terzo fronte. Queste ultime, sostenute dalle monarchie del Golfo, sono diventate un problema per la Turchia stessa.