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Con la guerra ancora in corso nel nord del paese contro i ribelli e le milizie jihadiste alleate, il presidente siriano Bashar al-Assad ha stravinto le elezioni con il 95,1% delle preferenze, riconfermandosi così al potere per altri sette anni.
Al-Assad guida la Siria da 21 anni dopo essere succeduto al padre Hafez al-Assad, il quale aveva dominato la Siria per quasi trent’anni prima di morire per un infarto. Per consentire al giovane Bashar di salire al potere era stata fatta una forzatura della Costituzione, uno dei motivi alla base delle proteste sfociate poi nella guerra civile.
Unione Europea, Usa e Gran Bretagna hanno parlato unanimemente di “elezioni farsa”, ed i suoi concorrenti, Abdallah Abdallah e Mahmud Marei, hanno preso rispettivamente l’1,5% e il 3,3% dei voti.
Dando la notizia della vittoria di al-Assad, il presidente del Parlamento Hammoud Sabbagha ha reso noto che alla tornata elettorale hanno preso parte 14,2 milioni di cittadini sui 18,1 milioni che ne avevano diritto (76,64% di affluenza).
