Siria. Caduto il castello di Idlib. No alle proposte di Ibrahimi

di Saber Yakoubi –

Importante dal punto di vista storico, la cittadella di Harem, che rappresenta la roccaforte di Idlib, ovvero il rifugio dei combattenti di ogni epoca e motivo di orgoglio per l’intera Siria, è caduta questa sera nelle mani dell’Esercito Libero, dopo aspri combattimenti con diverse vittime e prigionieri.
A quanto si è potuto apprendere da nostre fonti, anche il comandante dell’Esercito del regime è in fuga, ma è in corso una ricerca nel tentativo di catturarlo.
La conquista del castello e della cittadella è importantissima dal punto di vista strategico, poiché chi controlla il maniero, controlla l’intera Idlib.
I combattimenti sono stati intensi per tutta la giornata nell’intero paese, specialmente dopo che gli insorti hanno appreso che in occasione della visita a Damasco, Lakhdar Bbrahimi, l’inviato dell’Onu e della Lega araba, ha portato le proposte di Russia e Stati Uniti di garantire il potere al presidente Bashar al-Assad fino al 2014, data di scadenza del suo mandato.
Entro quella data dovrebbe entrare in corso un cessate il fuoco, quindi un governo tecnico per poi arrivare ad una sorta di gestione di unità nazionale, cose confermate anche dal quotidiano francese “Le Figarò”.
Da parte sua l’Esercito libero ha respinto il pacchetto di Brahimi, considerandolo un’umiliazione per i siriani, la cui accettazione sarebbe suonata come un atto di tradimento nei confronti di coloro che hanno perso la vita per la liberazione dalla dittatura.