Siria. La Russia mostra le prove: armi chimiche usate dai ribelli

di Guido Keller

Armi chimicheQualcuno in Siria le armi chimiche le ha usate. Lo hanno dimostrato i tecnici delle Nazioni Unite, i quali hanno raccolto campioni ed altre prove che convalidano, al di là di ogni dubbio, il loro impiego. D’altronde la cosa è meno improbabile di quello che possa pensare, dal momento che in un conflitto gli eccessi e le violenze sono la regola, e la Siria è il detentore del maggiore arsenale di armi chimiche al mondo.
Nelle scorse settimane in più occasioni Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia, cioè i paesi che stanno spingendo per vendere armi ai ribelli e che, dopo il via libera di Bruxelles presto lo faranno in grande stile, hanno sostenuto che il regime di Bashar al-Assad abbia impiegato contro i rivoltosi i gas letali, ma da più parti, compresi i loro stessi servizi di intelligence, è arrivato un invito alla prudenza, in quanto non si sa tutt’ora chi abbia usato le armi chimiche in Siria.
Quello che è certo è che la questione di tali armamenti preoccupa Israele, dal momento che se le armi chimiche dovessero, anche un domani, finire in mano agli jihadisti o essere controllate da un governo ostile, per Tel Aviv si presenterebbe un grosso problema.
Anche i russi, alleati del regime siriano anche perché Mosca possiede a Tartus la sua unica base in un panorama che va dal Marocco al Kirghizistan (con esclusione dell’Iran) che ospita basi statunitensi, hanno denunciato l’uso delle armi chimiche… da parte degli insorti: l’ambasciatore di Mosca al Palazzo di Vetro, Vitaly Churkin, ha infatti recitato all’Assemblea, grazie ad un’indagine effettuata da un gruppo di esperti di esperti, che “I ribelli hanno usato armi chimiche, non l’esercito”.
Nel dossier di 80 pagine, con fotografie e documenti, presentato dalla Russia alle Nazioni Unite, vi è riportato che le armi chimiche sono state impiegate dai ribelli in occasione dell’attacco del 19 marzo scorso a Khan al-Assal: “non vogliamo sostituirci all’indagine del team delle Nazioni Unite – ha specificato Churkin – abbiamo solo risposto alla richiesta proveniente dalla Siria di analizzare quanto accaduto. (…) . I risultati ottenuti indicano che i ribelli hanno utilizzato il gas sarin, non l’esercito”.
Si pone così per gli Stati Uniti un problema, traducibile anche con un “niet” in sede del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dove la Russia ha diritto di veto: era stato lo stesso Obama ad indicare la “linea rossa” dell’impiego di armi chimiche per dare in via all’intervento americano in Siria contro l’esercito regolare. Forse il presidente degli Stati Uniti non si aspettava che, ad usare le armi chimiche, sarebbero stati gli insorti.