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Dopo essere stato annunciato e poi ritirato, si terrà in occasione del prossimo G20 di San Pietroburgo, previsto per gli inizi di settembre, l’atteso incontro fra il premier russo Vladimir Putin ed il presidente statunitense Barak Obama, dove verrà affrontata la questione siriana e rilanciata l’idea di realizzare un incontro fra le parti in Svizzera, il cosiddetto “Ginevra 2”.
Lo ha annunciato Jay Carney, portavoce della Casa Bianca, ma in mattinata il vice ministro degli Esteri russo Gennady Gatilov aveva parlato di “Seria delusione” ed aveva definito “deplorevole” la decisione del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti di annullare l’incontro bilaterale sulla Siria previsto all’Aia per il 28 agosto.
Lo scambio di opinioni fra i due è di importanza dirimente in quanto, se gli Stati Uniti continuano a minacciare un intervento in Siria scavalcando il parere dell’Onu, la Russia ha sia diritto di veto al Consiglio di sicurezza delle Mazioni Unite, ha a Tartus, in Siria, la sua unica base militare in un’area che dal Marocco al Kirghizistan (con esclusione dell’Iran) ospita basi statunitensi e soprattutto dall’inizio della crisi vi ha ammassato decine di navi da guerra, aerei, sottomarini nucleari, rampe lanciamissili, mezzi blindati ed un nutrito contingente di militari.
