Siria. Opposizioni: no a vendette e no ad al-Qaeda. Da Kerry 250 mln

di Guido Keller –

E’ in arrivo dagli Stati Uniti la prima metà dei 250 mln di dollari destinati alle opposizioni siriane: lo ha comunicato il segretario di stato Usa, John Kerry, il quale ha spiegato che si tratta di denaro inviato per l’acquisto di materiale bellico difensivo, ovvero di “aiuti non letali”.
L’annuncio è arrivato al termine della riunione con le opposizioni, in occasione della quale Kerry ha auspicato il raggiungimento di una “transazione pacifica”, che apra la strada a un processo elettorale per il post-al-Assad.
Dall’incontro delle opposizioni, che si è avuto ad Istanbul ed al quale hanno preso parte anche gli undici paesi musulmani ed occidentali che appoggiano la ribellione, è venuto infatti un nuovo invito ad avviare le trattative per una soluzione alla crisi, che fermi il “bagno di sangue” in corso nel paese mediorientale, che ha già procurato 70mila vittime ed un’emergenza umanitaria di proporzioni colossali.
Ancora una volta il documento firmato dai presenti all’incontro parla di “assumere un’azione immediata per porre fine al conflitto”, ma viene anche “respinta e condannata ogni forma di terrorismo, ideologia o mentalità estremista”, dal momento che, è stato appurato, “in Siria ci sono elementi radicali o estremisti che seguono una loro propria agenda”.
L’allusione va al Fronte al-Nusra, uno degli elementi primari della sollevazione contro al-Assad, il quale in questi giorni ha fatto la propria adesione ad al-Qaeda dell’Iraq. Inoltre continuano ad arrivare in Siria giovani che si uniscono a formazioni jihadiste, in particolare dalla Tunisia, dove il governo di Ali Laarayedh sta cercando di mettere un freno alle partenze, e dalla Libia.
Infine l’assemblea si è impegnata a “non tollerare o autorizzare atti di vendetta contro qualsiasi gruppo in Siria” e che le armi chimiche che un domani saranno sotto il controllo del nuovo governo siriano, “non cadranno nelle mani sbagliate”.