SIRIA. Suora denuncia orrore, ‘cristiano decapitato da islamici’

Adnkronos/Aki, 31 dic 12 –

Un cittadino siriano di fede cristiana e’ stato decapitato da estremisti islamici a Ras al-Ayn, vicino al confine con la Turchia, e il suo cadavere e’ stato dato ai cani. Questa la terribile denuncia di una suora, Agnes-Mariam de la Croix, che al quotidiano britannico ‘Daily Mail’ spiega che il tassista Andrei Arbashe, 38 anni, e’ stato rapito dopo che suo fratello ha accusato i ribelli contro il regime di Bashar al-Assad di comportarsi come banditi. Il corpo dell’uomo e’ stato trovato sul ciglio di una strada circordato da cani, racconta la suora, madre superiore del Monastero di San Giacomo il Mutilato. Oltre alla denuncia delle atrocita’ commesse sul campo, la religiosa punta il dito contro la Gran Bretagna e l’Occidente, colpevoli a suo dire di sostenere i ribelli nonostante il crescente abuso dei diritti umani, gli omicidi, i rapimenti, gli stupri e le rapine a mano armata da solo commessi. ”Il mondo libero e democratico sta sostenendo gli stremisti – dice suor Agnes-Miriam dal suo santuario – Vogliono imporre la Sharia e creare uno Stato islamico in Siria”. La suora carmelitana, 60 anni, sostiene che l’Occidente si sia bendato gli occhi contro il crescente fanatismo dell’Esercito libero siriano. ”La rivolta viene condotta da mercenari islamici che sono piu’ interessati a combattere la guerra santa che a cambiare il governo”, sostiene, con il risultato che ”e’ diventato un conflitto settario. E i cristiani stanno pagando un prezzo alto”. Si stima che siano 300mila i cristiani sfollati in seguito alla rivolta, 80mila solo dalla regione di Homs.