Somalia. Arrestati 5 soldati Amisom: vendevano armi a terroristi

di Giacomo Dolzani –

soldati_neriÈ l’ufficio stampa dell’Amisom, la missione dell’Unione Africana (Ua) in Somalia, a rendere noto tramite un comunicato[1], pubblicato ieri sul suo sito web, l’arresto di cinque soldati del contingente ugandese componenti la forza di pace schierata nel paese.
Secondo quanto riportato nella nota i militari sono accusati di aver venduto illegalmente armi e carburante a membri dei gruppi ribelli ed agli stessi terroristi di al-Shabaab, fazioni che dovrebbero invece combattere. I vertici dell’Ua avevano già avuto notizia di pratiche illegali condotte da alcuni dei propri soldati, fatto per cui è stata avviata un’indagine congiunta con la polizia somala dalla quale sono scaturiti i cinque arresti, avvenuti nella capitale Mogadiscio.
Nel comunicato l’Unione Africana afferma che “non ci sarà alcuna tolleranza per i comportamenti illeciti dei propri membri”, questa pratica sembra però non essere un fatto isolato, bensì un metodo che dei soldati, spesso sottopagati, utilizzano per incrementare il proprio guadagno.
La missione Amisom, che attualmente conta 22.000 effettivi tra militari e personale civile, ha preso il via nel febbraio 2007 per aiutare il governo somalo nella lotta contro gli jihadisti di al-Shabaab, che fino a pochi anni fa controllavano l’intera parte meridionale del paese per essere poi sconfitti dalle truppe della coalizione internazionale nel settembre 2012, con la caduta della roccaforte islamista Chisimaio.
Ad oggi gruppi di ribelli e terroristi si sono riorganizzati ed infestano gran parte del territorio somalo, compiendo quasi quotidianamente attentati nelle città, soprattutto a Mogadiscio, nel tentativo di destabilizzare l’attuale esecutivo.

Twitter: @giacomodolzani