Spagna. La Catalogna ci riprova con il referendum indipendentista, ma Madrid ricorre

Notizie Geopolitiche –

Dopo che ieri il Parlamento della Catalogna ha approvato con con 72 voti a favore, 11 astensioni e nessun contrario la consultazione referendaria per l’indipendenza della regione, il governo spagnolo sta lavorando per preparare il ricorso alla Corte costituzionale al fine di invalidarne la convocazione prevista per 1 ottobre.
Non è la prima volta che in Catalogna si tiene un referendum del genere: nel novembre 2014 il 72% dei 2 milioni di catalani (su 4,5 milioni di aventi diritto) che avevano preso parte alla consultazione referendaria indetta dall’allora governatore Artur Mas si era detto favorevole all’indipendenza.
Il risultato, scontato, aveva comunque un valore prettamente simbolico (e forse propagandistico), in quanto già prima la Corte costituzionale del paese, interrogata dalle autorità centrali di Madrid, aveva dichiarato nulla la consultazione elettorale poiché non era prevista (e non lo è tutt’oggi) la possibilità per una regione spagnola di costituirsi in nazione indipendente.
Nuovamente nell’ottobre 2016 il parlamento aveva deliberato di indire un referendum sull’autodeterminazione della regione, ma nel dicembre dello stesso anno la Corte Costituzionale spagnola aveva cassato la risoluzione del parlamento catalano.
Nonostante ciò il presidente della Regione autonoma della Catalogna, Carlos Puigdemont, aveva già in giugno deciso di andare avanti per la sua strada ed aveva fissato la data per la consultazione per, appunto, il 1 ottobre, cosa confermata con il voto di ieri al Parlamento regionale (i deputati delle opposizioni hanno lasciato l’aula per non prendere parte al voto).