Sud Sudan. Leader ribelle Riek Machar lascia il paese

di Giacomo Dolzani – 

machar_riekIl generale Riek Machar, ex vicepresidente del Sud Sudan e capo dei ribelli che combattono contro le forze governative, ha lasciato oggi il paese, rifugiandosi all’estero; a dare l’annuncio è il suo portavoce, specificando che questa misura si è resa necessaria per salvaguardare la sicurezza del leader, il quale è già stato oggetto di numerosi tentativi di omicidio.
In seguito al fallito golpe del 17 dicembre 2013, organizzato da Machar contro il suo ex alleato ed attuale presidente del Sud Sudan Salva Kiir, respinto dalle forze lealiste, si è scatenata una guerra civile che ha coinvolto l’intero paese, soprattutto le regioni settentrionali, dove sono collocati i principali impianti per l’estrazione del petrolio, assumendo anche caratteri di scontro etnico tra i Nuer, gruppo cui appartiene il generale ribelle, ed i Dinka di Kiir.
Anni di combattimenti hanno aggravato ulteriormente le condizioni del paese, che già prima era uno tra gli stati più arretrati al mondo, e che oggi è periodicamente martoriato da carestie ed epidemie, in quanto la pericolosità della situazione rende difficoltoso anche il rifornimento di aiuti umanitari e l’attività delle Ong impegnate nel paese.
Nonostante pochi giorni fa il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite abbia dato parere positivo all’incremento del numero di militari coinvolti nella missione di pace Unmiss (United Nations Mission in the Republic of South Sudan), portandoli da 12.000 a 16.000, provvedimento più volte richiesto anche dallo stesso Machar, il governo di Juba, pur non opponendosi a priori a questa ipotesi, ha duramente contestato la presenza dell’Onu nel paese, che ne limiterebbe la sovranità, aggiungendo che le decisioni delle Nazioni Unite necessitano anche dell’approvazione del parlamento sudsudanese.

Twitter: @giacomodolzani