Sud Sudan. Migliaia di profughi, ma i militari bloccano la frontiera per l’Uganda

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Sud sudan profughiSi fa sempre più difficile la situazione umanitaria nel Sud Sudan, dove nel quinto anno dall’indipendenza dal Sudan sono ripresi i combattimenti fra i ribelli nuer del vicepresidente Riek Machar e i regolari dinka, del presidente Salva Kiir: al momento almeno 20mila profughi sono bloccati al confine con l’Uganda per iniziativa delle autorità di Juba, che hanno chiuso la frontiera, ma immediatamente dopo il confine vi è il campo profughi di Pagarinya, pronto ad accoglierli.
Titus Jogo, dell’Unhcr, ha inoltre reso noto che “Dopo che sono iniziati gli scontri in Sud Sudan il numero (di coloro che si sono incamminati, ndr.) è enormemente diminuito, passando dai 200-250 al giorno a poco meno di 150. Sappiamo che le ragioni sono l’insicurezza vicino Juba e nella strada Nimule. Se questo fatto sarà risolto, riceveremo sicuramente tra i 10mila e i 15mila rifugiati, tutti in una volta”.
Lo scorso 1 giugno il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha stabilito di prorogare di un anno le sanzioni economiche nei confronti delle varie fazioni in lotta nel Sud Sudan: la risoluzione “chiede che i leader del Sud Sudan pienamente e immediatamente aderiscano al cessate il fuoco permanente, in conformità con i loro obblighi derivanti dal contratto” di tregua. Viene inoltre chiesto che il Sud Sudan consenta un “pieno, sicuro e senza ostacoli accesso umanitario per contribuire a garantire la puntualità nella consegna di aiuti umanitari a tutti coloro che ne hanno bisogno”.