di Alberto Galvi –
Il fondatore dell’IFP (Inkatha Freedom Party), Mangosuthu Buthelezi, un veterano politico sudafricano e principe zulu, è morto all’età di 95 anni. Buthelezi ha ricoperto per due mandati la carica di ministro degli Interni nel governo post-apartheid, dopo aver seppellito l’ascia di guerra con il partito governativo ANC (African National Congress) nel 1994. Buthelezi è stato sottoposto a un intervento per il mal di schiena a luglio ed è stato successivamente ricoverato in ospedale quando il dolore non si è attenuato.
Buthelezi, che era una figura controversa durante la lotta di liberazione dell’apartheid, ha fondato l’IFP nel 1975 come movimento culturale nazionale. L’IFP è diventato una forza politica in quella che oggi è la provincia del KwaZulu-Natal, e il suo partito è stato coinvolto in sanguinosi conflitti con l’ANC negli anni ’80 e ’90. La sua decisione dell’ultimo minuto di partecipare alle prime elezioni post-apartheid nel 1994 portò la pace tra i due partiti. Il voto ha portato al potere l’ANC e il suo leader, il defunto Nelson Mandela, dopo decenni di governo della minoranza bianca.
Mangosuthu Buthelezi ha trascorso i suoi primi anni come pastore. Nel 1953 fu insediato come capo ad interim dell’importante clan Buthelezi e quattro anni dopo fu confermato capo. Era sposato con Irene Mzila, un’infermiera, rifuggendo la poligamia seguita da molti capi zulu. Avevano tre figli e quattro figlie.
Buthelezi fu una figura di spicco nella lotta contro l’apartheid, che nella sua rivalità con l’ANC portò a giorni difficili e molto spargimento di sangue prima che il Sudafrica potesse eleggere il suo primo leader nero. Mentre infuriavano i combattimenti, circa 20mila persone furono uccise e centinaia di migliaia costrette ad abbandonare le loro case.
La pace arrivo con la partecipazione di Buthelezi a un governo di unità nazionale come ministro degli Interni, un ministero che sotto il suo controllo è diventato sinonimo di corruzione e incompetenza. La longevità segnò la sua carriera politica. Si è dimesso dalla carica di leader dell’IFP solo nel 2019, all’età di 90 anni.
