Svezia. La polizia ha ricevuto diverse richieste di autorizzazione per il rogo di testi religiosi

di Alberto Galvi

La polizia svedese ha ricevuto diverse richieste di autorizzazione per manifestazioni in cui vengono dati alle fiamme testi religiosi. Il primo ministro svedese Ulf Kristersson teme che ciò possa intensificare ulteriormente le tensioni con il mondo musulmano, dall’inizio della “crisi del Corano“. Queste tensioni hanno messo a dura prova i legami di Stoccolma con le nazioni a maggioranza musulmana.
Una recente serie di profanazioni pubbliche del Corano ha scatenato manifestazioni di protesta nei paesi musulmani. La Svezia non ha una legge che vieti specificamente il rogo o la profanazione del Corano o di altri testi religiosi, e il diritto di tenere manifestazioni pubbliche è valorizzato e protetto dalla Costituzione. La polizia generalmente concede il permesso se non vi sono gravi interruzioni dei servizi pubblici o rischi per la sicurezza.
Il ministro degli Esteri Tobias Billstrom e i rappresentanti dei servizi di sicurezza sono comparsi davanti alla commissione per gli Affari esteri del Parlamento svedese per discutere della “crisi del Corano”, su richiesta del Partito socialdemocratico, che è all’opposizione.
Kristersson ha affermato che il suo governo ha creato un gruppo di esperti delle agenzie di sicurezza per elaborare misure per combattere il terrorismo e l’estremismo violento. Gli Stati membri dell’Organizzazione per la cooperazione islamica hanno convocato una riunione di emergenza in remoto dei loro ministri degli Esteri il 31 luglio.