SVIZZERA. Al via indagine per spionaggio delle trattative del 5+1 con l’Iran

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5+1Si torna a parlare di spionaggio sulle trattative del “5+1” (Gb, Usa, Russia, Cina, Francia + Germania) e l’Iran per il controverso programma nucleare della Repubblica Islamica: la procura svizzera ha infatti aperto nelle scorse settimane un’inchiesta penale contro ignoti per sospetto spionaggio informatico negli alberghi durante i negoziati.
La notizia, diffusa dalla tv svizzera Rts, è stata confermata dal pubblico ministero, il quale ha spiegato che il reato ipotizzato è quello di “sospetto di servizio di intelligence interdetto in Svizzera”, basato sul fatto che in maggio é stato ritrovato “materiale informatico nel quadro di una perquisizione”.
Il 24 marzo erano scoppiate nuove tensioni fra gli Stati Uniti e l’amministrazione israeliana dopo che il Wall Street Journal aveva pubblicato che il Mossad israeliano aveva spiato i negoziati in corso sul nucleare iraniano per poi passare le informazioni ai deputati repubblicani statunitensi al fine di far saltare i negoziati.
Ne era seguito che 367 membri della Camera di Washington avevano inviato una lettera al presidente Barak Obama per fargli presente che in materia vi erano “ancora molti temi seri e urgenti non risolti”, mostrando preoccupazione sia per il rischio che Teheran potesse arricchire comunque l’uranio oltre il limite stabilito, sia perché le autorità di Teheran avrebbero continuato ad ostacolare le ispezioni. I deputati avevano inoltre avvertito il presidente che la riduzione delle sanzioni sarebbe dovuta passare dal Congresso, il quale avrebbe dovuto avere come dato certo il fatto che la Repubblica Islamica non possa produrre armi atomiche.
Il prestigioso quotidiano aveva scritto che la Casa Bianca era stata informata dall’intelligence dopo aver intercettato le comunicazioni degli israeliani.