TIBET. Polizia spara su attivisti nel Sichuan, 9 feriti gravi

Agi – 

tibet_flagLa polizia cinese ha aperto il fuoco e usato i lacrimogeni per disperdere un gruppo di tibetani che sabato scorso si erano radunati per celebrare il 78esimo compleanno del Dalai Lama e nove manifestanti sono rimasti feriti, tra cui due colpiti alla testa. Il fatto e’ accaduto vicino a Daofu, un’area della provincia meridionale del Sichuan a forte concentrazione di cittadini di etnia tibetana. A darne notizia e’ stato un rapporto di International Campaign for Tibet, organizzazione non governativa che promuove i diritti umani in Tibet, dopo che gia’ ne aveva parlato il sito web Phayul.org, portale gestito da esuli tibetani. Alcuni feriti sono stati ricoverati in un ospedale di Chengdu, capitale del Sichuan, mentre altri si trovano nell’area di Gardze, in Sichuan. Secondo una fonte in contatto con le persone coinvolte nello scontro interpellata da Agichina24.it, sarebbero nove i feriti in condizioni critiche dopo lo scontro con le forze dell’ordine. Uno degli uomini colpiti da un proiettile alla testa e’ il fratello di una suora tibetana che si era auto-immolata nel 2011 in segno di protesta contro Pechino. Secondo le prime ricostruzioni, le forze dell’ordine avrebbero circondato i seguaci del Dalai Lama -soprattutto monaci e suore, ma anche laici- durante il tragitto che portava alla collina dove si sarebbero ritrovati per pregare in occasione del compleanno del Dalai Lama. Gli eventi non sono stati finora riportati dai media cinesi. In un comunicato ripreso dall’agenzia di stampa Xinhua, Yu Zhengsheng -presidente della Conferenza Consultiva Politica del Popolo e membro del Comitato Permanente del Politburo, il vertice del potere cinese- sottolinea l’importanza della stabilita’ nelle aree tibetane e l’opposizione a “ogni atto secessionista per sabotare il governo del PCC”.