di Bessem Ben Dhaou –
SFAX (Tunisia). Italia e Tunisia hanno discusso le modalità di attuazione di un progetto pilota per l’assunzione di circa 40 tunisini in istituzioni economiche in Italia operanti nel settore delle costruzioni e dei lavori pubblici.
Lo ha reso noto il ministero del Lavoro e della Formazione tunisino a seguito di un incontro tra l’ambasciatore italiano in Tunisia, Fabrizio Saggio, avvenuto venerdì con il capo di gabinetto del ministro, Abdelkader al-Jamali.
Secondo il comunicato, “durante l’incontro si è discusso delle modalità per realizzare un progetto modello per assumere circa 40 giovani laureati in formazione professionale tra quelli iscritti agli uffici di collocamento tunisini, da inserire nelle istituzioni economiche in Italia attive nel settore delle costruzioni e lavori pubblici”.
Il comunicato cita Saggio, il quale afferma che “Per questo saranno organizzati corsi di formazione integrativi sulla lingua italiana e sui sistemi di sicurezza nei lavori pubblici, a condizione che siano assunti entro la fine del 2023”. “Il successo di questo progetto pilota – ha continuato l’ambasciatore – aprirà la porta a migliaia di tunisini da impiegare in Italia in diversi settori economici nell’ambito dell’attuazione dell’accordo di partenariato”.
Saggio ha apprezzato la “qualità delle competenze tunisine”, esprimendo “l’ampiezza del loro contributo allo sviluppo delle capacità competitive delle istituzioni economiche”, e ha affermato la disponibilità del suo paese per un’ulteriore cooperazione con la Tunisia nel campo dell’impiego di talenti in vari settori economici.
Da parte sua al-Jamali ha sottolineato, secondo la stessa dichiarazione, “la necessità del successo di questo esperimento quale modello per soddisfare le esigenze delle istituzioni in termini di risorse umane con la rapidità e l’efficienza richieste, e per contribuire alla crescita e alla competitività delle istituzioni interessate”.
Il tasso di disoccupazione in Tunisia è aumentato durante il primo trimestre del 2023 al 16,1%, rispetto al 15,2% dell’ultimo trimestre del 2022.
