Colombia. La polizia ha arrestato Nicolás Petro con l’accusa di riciclaggio e arricchimento illecito

di Alberto Galvi

La polizia della Colombia ha arrestato Nicolás Petro, figlio del presidente Gustavo Petro, con l’accusa di riciclaggio di denaro e arricchimento illecito, fatti commessi in occasione della campagna elettorale dello scorso anno. Il presidente Gustavo Petro è un ex ribelle che ha scalato i ranghi politici della Colombia. Nicolás Petro è nato negli anni ’80, mentre suo padre era nella guerriglia urbana marxista M-19, uno dei numerosi gruppi armati che combattono il blocco del potere dei partiti politici tradizionali.
L’arresto di Nicolás Petro è un duro colpo per il governo. Il figlio del presidente aveva accolto con favore le indagini quando sono iniziate a marzo e in precedenza aveva definito infondate le accuse di aver preso soldi dai trafficanti di droga in cambio della loro inclusione negli sforzi di pace del padre. Il presidente Petro ha negato di aver ricevuto denaro dai potenti gruppi della cocaina del paese. Lui stesso ha chiesto che suo figlio fosse indagato. Il governo di Petro si è impegnato a concludere accordi di pace o di resa con ribelli e bande criminali per porre fine al conflitto interno colombiano di 60 anni, che ha ucciso 450mila persone.
Gli agenti della sicurezza hanno arrestato Nicolás Petro insieme alla sua ex moglie, Daysuris Vasquez, nella città costiera di Barranquilla, e li hanno portati nella capitale Bogotà, sotto stretta sorveglianza in un bunker in attesa dell’udienza. Anche la sua ex moglie, Daysuris Vasquez è stata accusata di riciclaggio.