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Sei individui di età compresa tra i 23 e i 33 anni sono stati arrestati dalle autorità della Tunisia al largo delle isole Cercara (Kerkennah), ad est di Sfax ed a circa 120 chilometri da Lampedusa: gli agenti della guardia nazionale hanno notato che sul barcone non vi erano semplici migranti, bensì tra loro un terrorista ricercato e classificato come pericoloso, in possesso di documenti falsi e diretto come gli altri cinque in Italia.
Solo quattro giorni fa il presidente del Copasir Giacomo Stucchi aveva espresso preoccupazione per il fatto che i terroristi si nascondano tra i migranti: “lo scenario è completamente cambiato e cresce oggettivamente il rischio che dei militanti possano venire in Europa anche via mare”. “A lungo – aveva continuato – è stato altamente improbabile, se non impossibile che Daesh facesse viaggiare suoi affiliati sui barconi, esponendo ai rischi oggettivamente alti della traversata uomini su cui aveva investito in tempo e soldi”, mentre oggi si è “in pieno caos”, con particolare riferimento alla crisi della Libia.
Funziona invece l’accordo con la Tunisia per impedire la partenza dei migranti, stilato nel 2011: si è passati dai 22mila di allora ai circa 700 di oggi.
