Tunisia. Fmi, ‘aumentare le tasse e contenere i salari pubblici’

di Bessem Ben Dhaou

A seguito del Consiglio esecutivo del Fondo monetario internazionale è stata fatta al governo tunisino la raccomandazione di contenere la spesa pubblica e di aumentare le entrate fiscali al fine di ridurre il debito. Si è trattato del secondo esame nell’ambito del “Fund Facility”, che concede alla Tunisia un prestito complessivo di 2,98 miliardi di dollari in quattro anni, ed è stata varata la terza tranche da 257,3 milioni di dollari per un totale versato di 919 milioni.
Il Fmi ha indicato alla Tunisia che “Le priorità del 2018 sono migliorare la riscossione delle imposte, attuare le dimissioni volontarie dei dipendenti pubblici, non concedere nuovi aumenti salariali (…) e introdurre aumenti trimestrali dei prezzi dei carburanti”. Una batosta se si pensa allo stato in cui versa la dissestata economia del paese nordafricano, dove l’inflazione è al 7 per cento, cifra mai registrata in 20 anni, e il tasso di disoccupazione è continuato a salire, oggi al 15,5 per cento.