TUNISIA. Jebali minaccia dimissione se Ennahda boccia governo tecnico

Adnkronos/Aki, 11 feb 13 –

Il primo ministro della Tunisia Hamadi Jebali ha minacciato di dimettersi se il partito islamico Ennahda continuera’ a opporsi alla formazione di un nuovo governo tecnico formato da indipendenti. Lo ha dichiarato lo stesso Jebali in un’intervista esclusiva all’emittente al-Arabiya. Il premier, che vanta tra i suoi alleati il presidente tunisino Moncef Marzouki e gode del sostegno dell’opposizione laica, ha posto come ultimatum per il rimpasto di governo la meta’ di questa settimana. A contrastare la sua proposta e’ pero’ proprio il partito a cui appartiene, Ennahda, che sabato ha portato in piazza decine di migliaia di manifestanti a Tunisi per affermare il suo diritto a governare come sancito dalle elezioni dell’ottobre 2011. Jebali ha pero’ avvertito che la Tunisia e’ entrata in un vortice pericoloso dopo l’uccisione del leader dell’opposizione liberale Chokri Belaid e ha invitato il suo partito a valutare l’interesse nazionale. ”Non lascero’ Ennahda, e’ un partito rispettabile e io sono cresciuto con lui. Ma mi rattristera’ un’evetuale decisione di Ennahda di espellermi”, ha detto il primo ministro. ”Le pallottole che sono state sparate contro Chokri Belaid miravano a colpire la Rivoluzione tunisina”, ha aggiunto Jebali, che ha rivolto un invito alla calma nazionale. ”La violenza politica e’ un linguaggio nuovo in Tunisia che noi non accettiamo”, ha sottolineato, spiegando la necessita’ di una rapida indagine sulli’omicidio di Belaid da parte dello Stato.

Ansa, 11 feb 13 –

Il partito di maggioranza relativa in Tunisia Ennahda ha respinto la proposta del primo ministro, Hamadi Jebali, di sostituire l’attuale governo con uno composto di soli tecnici per fronteggiare la delicata situazione in cui versa il Paese. Per Ameur Laƒrayedh, presidente dell’ufficio politico del partito, e’ necessario un governo che goda del ”consenso nazionale” e di una ”legittimita’ elettorale”.
L’annuncio dato da Laarayedh e’ relativo alla decisione presa dal massimo organismo collegiale politico di Ennahda, la shura, che ha concluso i suoi lavori nella notte dopo avere discusso per ore della proposta di Hamadi, che comunque – nonostante lo scontro politico in atto – resta ancora segretario generale del movimento. Secondo Oussama Ben Salem, componente della shura, ”un governo di tecnocrati sarebbe molto debole e potrebbe essere sciolto in qualsiasi momento. La situazione attuale necessita di un governo politico e dei ministri indipendenti non potrebbero prendere le decisioni necessarie, non essendo sostenuti dai dirigenti politici”