Tunisia. Previsto un rallentamento della crescita, mentre la disoccupazione giovanile resta forte

di Bessem Ben Dhaou

SFAX. La Banca Mondiale prevede un rallentamento della crescita dell’economia in Tunisia per il 2021, in un contesto di crescente preoccupazione per gli alti tassi di disoccupazione nel mercato locale. Nel rapporto dell'”Osservatorio economico per la Tunisia – Inverno 2022″, diffuso lunedì scorso, la banca ha affermato che l’alto tasso di disoccupazione è un peso per l’eventuale ripresa economica del Paese, e prevede che l’economia locale cresca del 3% nell’ultimo anno (i dati definitivi non sono ancora stati diffusi), a fronte di una contrazione di oltre l’8% nel 2020, il che significa che un ritorno ai livelli del 2019 è ancora lontano.
Il terzo trimestre del 2021 ha registrato un aumento dal 15,1% al 18,4%, “che ha interessato maggiormente i gruppi di giovani e i residenti delle regioni occidentali del Paese”, secondo il rapporto.
La Banca mondiale ha chiesto riforme strutturali decisive e il miglioramento del clima imprenditoriale nell’economia tunisina, in modo che possa avviarsi su un percorso di crescita più sostenibile e creare opportunità di lavoro per i giovani tunisini.
La Tunisia sta affrontando crescenti sfide economiche, da quando il presidente Kais Saied ha annunciato misure nel luglio 2021, tra cui il congelamento del parlamento e la destituzione del governo, che sono state respinte dai partiti locali e sostenute da altri.
Il disavanzo di bilancio della Tunisia ha raggiunto il 7,6% del PIL nel 2021 e sarà del 5% e il 7% del PIL nel 2022-2023.
Questo calo è dovuto alle aspettative di una riduzione della spesa sanitaria, “a condizione che le spese e le entrate siano mantenute in una certa misura positive”.
Tuttavia lo stesso rapporto indica che sarà difficile finanziare il rimborso del crescente debito pubblico tunisino, a meno che non vengano attuate riforme pubbliche ed economiche decisive.
La Tunisia si sta dirigendo verso un nuovo piano di riforma economica con il Fondo monetario internazionale per ottenere un nuovo prestito di 4 miliardi di dollari.