Tunisia. Saied punta il dito contro la classe politica: richieste alle ambasciate per metterlo sotto pressione

di Saber Yakoubi –

TUNISI. Continua il braccio di ferro in Tunisia tra i tre organi più autorevoli del paese rappresentati dalla presidenza dello Stato, il Parlamento e la presidenza del Consiglio. Tale braccio di ferro sta bloccando letteralmente il paese, e in mancanza dell’approvazione dell’attuale governo attraverso il protocollo del giuramento d’avanti il presidente kais Saied la Tunisia rimane ancora senza un governo attivo in piena crisi sanitaria, alla quale si aggiunge la crisi economica che vive il paese per via della mancata stabilità politica. Alla base del mancato giuramento vi sono le accuse del presidente verso i politici accusati di corruzione, ed oggi Saied ha dichiarato dalla sua residenza di Cartagine, durante un incontro con vari esponenti del parlamento, di essere a conoscenza dei contatti che ci sono stati tra parti politiche tunisine e le ambasciate sul territorio nazionale nel tentativo di ottenere consenso internazionale e di conseguenza di esercitare pressioni su di lui. Il presidente Kais Saied ha accusato le forze politiche di aver fondato “case per la Fatwa” e “case per le scaramanzie” in riferimento al partito Ennahda, considerato dallo stesso presidente la forza del male, e che a suo dire è diventato un promotore della corruzione o comunque complice con il suo silenzio.
Saied, che prima di rivestire il ruolo di presidente della Repubblica era docente di materia costituzionale presso l’università di Tunisi, nel suo discorso ribadito il rifiuto al giuramento dei nuovi ministri per consolidare il governo, e ha promesso di mostrare con una lettura inedita il fondamento delle sue convinzioni dicendosi disposto a sfidare chiunque a colpi di articoli costituzionali.
Il premier Hicem Mechichi, che pure è stato docente di diritto costituzionale, ha rassicurato dicendo che il cambiamento dei ministri è avvenuto nell’ambito delle sue prerogative garantire dalla stessa Costituzione tunisina.