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Ancora polemiche da parte turca per le parole del papa, che alla messa di domenica scorsa celebrata con il patriarca della Chiesa armena Karekin II aveva affermato che “La nostra umanità ha vissuto nel secolo scorso tre grandi tragedie inaudite: la prima, quella che generalmente viene considerata come il primo genocidio del XX secolo, ha colpito il vostro popolo armeno, prima nazione cristiana”: il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha infatti minacciato oggi l’espulsione degli oltre 100mila armeni che risiedono in Turchia, sottolineando che “Li potremmo espellere anche se ancora non lo abbiamo fatto”.
L’uscita di Erdogan non è nuova, in quanto già nel 2010 si era espresso con parole simili riprese poi dal quotidiano Hurriyet, ma la dichiarazione di oggi si inserisce nella polemica con il Vaticano, per cui già è stato richiamato l’ambasciatore presso la Santa Sede ed in diversi esponenti turchi si sono lasciati andare a frasi non proprio di classe, come nel caso del ministro turco per gli Affari europei, Volkan Bozkir, per il quale il papa ha parlato così perché “viene dall’Argentina”, un paese “che ha accolto i nazisti” e nel quale “la diaspora armena è dominante nel mondo della stampa e degli affari”.
Anche il Gran Mufti Mehmet Gormez, la principale autorità religiosa islamica sunnita turca, aveva criticato il papa per le dichiarazioni a suo parere “senza fondamento” e si era detto “preoccupato che lobby politiche e ditte di relazioni pubbliche abbiamo allargato le loro attività alle istituzioni religiose”. “Se le società iniziano a interrogarsi sugli errori passati lo stesso Vaticano soffrirà più di chiunque altro”, aveva aggiunto.
