TURCHIA. Ricorso dell’opposizione contro brogli elettorali

di Giacomo Dolzani –

turchia_flagIl risultato delle elezioni amministrative in Turchia, che ha sancito il trionfo delle formazioni vicine all’attuale premier, Recep Tayyp Erdogan, è stato duramente contestato dai partiti di centrosinistra, usciti sconfitti nella maggior parte dei casi, e principalmente dal Chp (Partito Popolare Repubblicano).
Quest’ultimo è la più grande forza di opposizione al governo conservatore di centrodestra a maggioranza Akp (Partito per la Giustizia e lo Sviluppo) ed ha annunciato che ricorrerà al Tribunale Costituzionale chiedendo che gli esiti della tornata elettorale in alcune municipalità siano posti sotto indagine, principalmente in quei comuni dove lo scarto di voti tra vincitori e sconfitti è di pochi punti percentuali.
Secondo l’opposizione infatti in alcune città i risultati sarebbero stati falsati da brogli che avrebbero favorito i candidati del partito di Erdogan; il Consiglio Elettorale avrebbe a questo riguardo ricevuto oltre 2000 segnalazioni relative ad irregolarità nello spoglio delle schede.
Un esempio è dato dal risultato nella capitale; il voto ad Ankara dimostra quanto sia dubbia la regolarità dello svolgimento di questa tornata elettorale: secondo l’emittente Ntv infatti il candidato dell’Akp, Melih Gokcek, sindaco sin dal 1994, avrebbe vinto con il 44,9% dei voti, distaccando di 1,1 punti percentuali lo sfidante, i dati pubblicati sul quotidiano Hurriyet riducono invece questo distacco allo 0.7%.