TURCHIA. ‘Su Siria potremmo ricorrere a Nato per proteggere confini’

Asca/Afp, 12 apr 12 –

Il Primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che Ankara potrebbe ricorrere all’articolo 5 del Trattato Nord Atlantico ed invocare il sostegno militare della Nato nella protezione dei propri confini nazionali, dopo che nei giorni scorsi l’esercito di Damasco aveva sparato contro un campo profughi siriano allestito in territorio turco. ”La Nato ha la responsabilita’ di proteggere i confini della Turchia”, ha detto Erdogan conversando con i giornalisti nel corso del suo tour in Cina. Pronta la replica dell’Alleanza attraverso il proprio portavoce Carmen Romero, secondo cui ”la Nato si assume le proprie responsabilita’ in modo molto serio. Siamo profondamente preoccupati dagli eventi in Siria, in particolare dei recenti episodi al confine con la Turchia, nostro alleato”, ha precisato il funzionario. L’articolo 5 del Trattato Nord Atlantico disciplina, nel particolare, la difesa collettiva dell’Alleanza. ”Le parti – si legge – concordano che un attacco armato contro una o piu’ di esse (potenze occidentali, ndr), in Europa o in America settentrionale, deve essere considerato come un attacco contro tutte e di conseguenza concordano che, se tale attacco armato avviene, ognuna di esse, in esercizio del diritto di autodifesa individuale o collettiva, riconosciuto dall’articolo 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assistera’ la parte o le parti attaccate prendendo immediatamente, individualmente o in concerto con le altre parti, tutte le azioni che ritiene necessarie, incluso l’uso della forza armata, per ripristinare e mantenere la sicurezza dell’area Nord Atlantica”. La misura venne concepita nel corso della Guerra Fredda in modo tale che se l’Unione Sovietica avesse lanciato un qualsiasi attacco contro uno dei Paesi membri questo sarebbe stato trattato da ciascuno Stato come un attacco diretto.