Ucraina. Colpiti obiettivi in Crimea. Zelensky spera nella Nato per le esportazioni di grano

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L’esercito ucraino continua a colpire obiettivi in Crimea, tra cui un aeroporto e depositi di munizioni e di petrolio, ma si segnalano vittime tra i civili. Colpite anche infrastrutture nel distretto di Krasnogvardeyskiy, fatto riferito dal presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica di Crimea Sergey Aksyonov, ma in questo caso non vi sarebbero stati morti o feriti.
Nelle ultime ore è invece stato riaperto il ponte di Kerch, chiuso in mattinata per riparazioni a seguito dell’attacco di lunedì scorso, costato la vita a due persone.
Nonostante sia sotto gli occhi di tutti che la controffensiva ucraina stia arrancando, il presidente Volodymyr Zelensky ha insistito nel dire che “siamo avanzando e liberando i territori passo dopo passo, e presto le operazioni subiranno un’accelerazione”.
Zelensky si è anche sentito con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, per trovare una soluzione all’esportazione dei cereali, dopo che la Russia non ha rinnovato l’accordo sul grano, mediato da Onu e Turchia, proprio per gli attacchi sulla Crimea.
Zelensly, a cui il vertice Nato di Vilnius non è andato benissimo, ha ricordato a Stoltenberg la promessa di trovare una soluzione sull’esportazione dei cereali, anche se difficilmente la Nato sarà disposta ad iniziare una guerra navale nel Mar Nero.
Come rappresaglia agli attacchi sulla Crimea i russi hanno colpito con missili e droni le infrastrutture portuali di Odessa, e sono andate perdute circa 60mila tonnellate di grano. Anche in questo caso si sono contate vittime tra i civili.