Ucraina. Continua l’avanzata russa in Donbass

di Alessandro Pompei –

Avviati dalla conquista di Avdiivka, i recenti sviluppi nel conflitto del Donbass hanno portato a significativi cambiamenti territoriali, prolungate battaglie e continue offensive ed avanzamenti da parte delle forze russe.
Dopo aver circondato e conquistato Avdiivka, le forze della Repubblica di Donetsk, ora integrate nell’esercito russo, hanno esteso il loro controllo prendendo il controllo di una serie di villaggi strategici siti nella regione ucraina a maggioranza russofona del Donbass. Tra questi villaggi figurano Petrovsk, Lastochkino, Severnoe e Tonenkoe, ma l’avanzata delle forze russe è continuata segnando una serie di vittorie territoriali che rafforzano la loro posizione nella regione.
Le offensive russe sono in corso in diverse direzioni, con un particolare focus nelle aree attorno ad Avdeevka, città in cui gli ucraini avevano realizzato massicce fortificazioni nel corso degli ultimi dieci anni e da cui sono stati condotti diversi bombardamenti sia nell’oblasti di Donetsk che sulla città di Donetsk; bombardamenti di sovente mirati ad obiettivi civili, come accaduto il 21 Gennaio 2024 quando fu colpito uno dei principali mercati di Donetsk.
L’offensiva russa nell’area di Avdeevka sta interessando diversi villaggi chiave, come Orlovka, Simyonovka e Berdychi, i quali sono teatro di intense battaglie, con alcuni di essi parzialmente sotto il controllo russo. La persistente pressione delle forze russe indica la determinazione nel consolidare il loro controllo nella zona.
Le battaglie prolungate sono una costante nella regione, con l’abitato di Pervomayskoe al centro dell’attenzione, dove le forze russe hanno impiegando i recenti mesi per ottenerne il controllo completo in quanto snodo strategico; simili scontri perdurano anche nei pressi di Nevelskoe, a ridosso di Donetsk, contribuendo a creare una situazione di instabilità in diverse parti del fronte.
Tra le conquiste russe recenti vi è vicino Marynka il villaggio di Pobyeda, mentre le forze armate continuano ad attaccare e insistere attorno a Novomikhailovka mostrando una strategia di consolidamento delle posizioni acquisite.
Progressi significativi sono stati registrati nella regione di Zaporizhzhia, vicino a Rabotino, famosa per la controffensiva ucraina della scorsa estate, in quanto unica città di rilievo presa dagli ucraini. Le forze russe nella regione hanno rapidamente conquistato posizioni chiave, segnando un cambiamento dinamico nel controllo territoriale, ma le fasi dell’offensiva si estendono anche ad altre aree, come a Bakhmut, città conquistata lo scorso maggio dalla Vagener, nei cui d’intorni i militari russi continuano a premere in direzione di Chasov yar da due direzioni diverse, ovvero dalla città di Bogdanovka e dalla città di Klisciivka, dimostrando una determinazione a estendere il loro controllo su tutti i lati del fronte.
La situazione nella regione di Karkov e nella parte settentrionale della Repubblica Popolare di Donetsk è altrettanto tesa: qui i combattimenti si registrano in direzione di Liman e nei villaggi di Terni, con le forze russe che cercano di avanzare verso Kupiansk premendo dalle città di Synkovka e Tebayevka.
Fallita nel peggiore dei modi anche un’operazione dei reparti speciali della marina ucraina nel sud-ovest della Crimea a Kerson, dove 4 barchini veloci sono stati individuati dalle forze di difesa costiera russe e distrutti.
L’operazione è stata annunciata con 4 ore d’anticipo dal comando ucraino specificando la città oggetto, ovvero Karkinit: ciò fa pensare che il reale scopo dell’iniziativa fosse essenzialmente propagandistico più che pratico.
In conclusione, la persistente determinazione delle forze armate russe nel cercare di avanzare su tutti i lati del fronte nord orientale del Donbass, ovvero l’area non bagnata dal fiume Dnepr, mantiene un costante stato di tensione nella regione sulla parte ucraina; le avanzate russe sono sempre molto mirate e condotte con poche decine di soldati alla volta, questo al fine di renderne difficile il rilevamento da parte dei droni e satelliti. Inoltre possono contare su di un maggiore supporto dell’artiglieria e dei mezzi aerei, nell’area infatti oltre al massiccio impiego di droni kamikaze si registra un massiccio impiego anche di bombe di precisione plananti a guida satellitare russe FAB, che sganciate dagli aerei in territorio russo arrivano a colpire i magazzini ucraini ed i siti di stoccaggio nelle seconde e terze linee, per cercare di proteggere queste strutture gli ucraini stanno cercando di trasferire delle batterie antiaeree, ma al momento queste non sembrano risolvere il problema in quanto sono esse stesse oggetto di bersaglio. Venerdì scorso i russi hanno distrutto un lanciatore S300 con dei droni Geran 2 nei pressi della cittadina di Mykolaipillia, a 8Km in direzione ovest da Kostjantynivka.
Al momento le truppe ucraine non riescono a contenere l’avanzata russa e stanno ripiegando quasi su tutto il fronte, ed in molti casi il contrasto all’avanzata russa viene mantenuto fino all’esaurimento delle munizioni e tristemente con un evidente costo altissimo di perdite.