Ucraina. Kiev è entrata a far parte dell’IEA

di Alberto Galvi –

L’Ucraina è entrata a far parte dell’IEA, l’Agenzia Internazionale per l’Energia con sede a Parigi, composta da 31 grandi paesi consumatori di energia. Essi sono Stati Uniti, Belgio, Canada, Repubblica Ceca, Estonia, Australia, Austria, Danimarca, Finlandia, Regno Unito, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Francia, Giappone, Lussemburgo, Messico, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Irlanda, Lituania, Polonia, Slovacchia, Portogallo, Corea del Sud, Spagna, Svezia, Svizzera e Turchia ma non la Russia.
A diversi paesi europei, inclusa la Polonia, la Russia ha interrotto o ridotto le forniture di gas naturale quale rappresaglia per le sanzioni, ma si teme anche che un gasdotto chiave dalla Russia alla Germania, il North Stream 1, non riaprirà questa settimana dopo la manutenzione programmata. Un’ulteriore riduzione dei flussi di gas naturale minaccia gli sforzi europei per rifornire i depositi per i mesi freddi ed evitare una crisi economica colossale.
Il direttore esecutivo dell’IEA, il turco Fatih Birol, e il ministro dell’Energia ucraino German Galushchenko hanno firmato i documenti a Varsavia per lo status di paese associato: la Polonia sostiene la vicina Ucraina nella sua lotta contro la Russia e ha accolto milioni di profughi. Tale decisione consentirebbe all’Ucraina di collaborare più strettamente con l’IEA sulla condivisione dei dati, l’analisi e le migliori pratiche, nonché sulla gestione della domanda di energia. Sosterrà inoltre gli sforzi di ricostruzione dell’Ucraina.
L’Agenzia è stata istituita nel 1974, ha paesi associati, ai quali si aggiunge l’Ucraina. Essi sono Argentina, Brasile, Cina, Indonesia, Marocco, Singapore, Egitto, India, Sudafrica e Thailandia.
In totale i 42 paesi dell’IEA rappresentano oltre i due terzi della domanda globale di energia.