UCRAINA. Gazprom sospende le forniture di gas, ‘non sono pervenute nuove richieste’

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GazpromNuoco capitolo del braccio di ferro fra Kiev e Mosca sulle forniture di gas: la Gazprom a sospeso il flusso di metano in quanto, come ha spiegato il numero uno Alexiei Miller, tutto il gas pagato è già stato consegnato, non sono stati fatti i versamenti anticipati per nuove consegne e non sono giunte nuove richieste. Trovandoci quasi in inverno, questo “può creare seri rischi di interruzione delle forniture di gas russo verso l’Europa”.
Kiev ha risposto di non aver formulato nuove richieste di gas dal momento che i siti di stoccaggio sono pieni, mentre da Bruxelles è stato detto che “non vi è nessuna preoccupazione particolare per quanto riguarda i flussi di gas dalla Russia verso l’Ucraina, per cui non vi sono ulteriori commenti da fare”. Infatti, pur considerando centrale l’approvvigionamento dalla Russia, l’Unione Europea ha diversificato le forniture. Nel caso dell’Italia, ad esempio, i principali fornitori sono l’Algeria, la Libia, la Russia, l’Olanda e la Norvegia, mentre il primo fornitore di gas liquefatto è il Qatar: già nel 2014 l’ad di Eni Paolo Scaroni aveva precisato che, trattandosi di una fornitura che copre il nostro fabbisogno per il 30%, il gas russo non sarebbe indispensabile per l’Italia. Lo stesso non si può dire per altri paesi europei. E’ comunque in costruzione il Bte/Tanap/Tap, che porterà il gas azerbaigiano in Puglia, e già in Mozambico Eni ha individuato un giacimento di gas che, come aveva spiegato Scaroni, ‘da solo basterebbe a fornire l’Italia per trent’anni’.