UCRAINA. Verso nuovo governo Azarov, fedelissimo di Yanukovich

TMNews, 10 dic 12 –

Sarà con ogni probabilità Mykola Azarov il nuovo primo ministro ucraino, come ha affermato il presidente Viktor Yanukovich in vista della prima seduta ufficiale della nuova Rada in programma mercoledì prossimo. Secondo la Costituzione, il capo dello Stato nomina il premier che deve essere confermato dal parlamento. Dopo le elezioni del 28 ottobre la maggioranza è ancora nelle mani del Partito delle regioni. Azarov, in carica dal marzo 2010 e succeduto a Yanukovich al vertice del Partito delle Regioni dopo l’elezione di quest’ultimo alla Bankova, è considerato uno dei fedelissimi del presidente. 64 anni, già vice primo ministro e ministro delle Finanze tra il 2002 e il 2005 e tra il 2006 e il 2007, si avvia al suo secondo mandato da premier in un clima difficile per il Paese ex sovietico. Se sul versante interno è l’economia a suscitare le maggiori preoccupazioni, tra l’instabilità della grivna e il prestito del Fondo monetario internazionale ancora congelato, su quello esterno Kiev è impegnata in un difficile esercizio di equilibrio nel gestire i rapporti con l’Unione Europea e con la Russia. Negli ultimi due anni da un lato le relazioni con Bruxelles sono peggiorate a causa dell’affaire Tymoshenko e l’accordo di associazione è stato bloccato, dall’altro la questione della revisione dei prezzi gas è rimasta un punto insoluto che crea tensioni con Mosca.
La nomina di Azarov indica che la linea di governo e presidente non subirà scossoni. Secondo gli esperti si tratta di una scelta di continuità dopo gli sforzi fatti per uscire dalla crisi del 2009 e un indizio che gli equilibri tra i gruppi di potere alle spalle di Yanukovich non sono mutati. Sarà la composizione del nuovo governo nei prossimi giorni a fornire comunque maggiori dettagli. Il consigliere del presidente Yuriy Miroshnychenko ha affermato oggi che diversi ministri del vecchio governo saranno presenti anche nel nuovo, sottolineando però come la lista non sia ancora ultimata e non si possano ora far nomi. Appare in ogni caso saltato il passaggio di Sergei Arbusov, governatore della Banca centrale, dato sino a qualche giorno fa come papabile al posto di Azarov. Lo stesso Yanukovich, in visita ufficiale in India, ha fatto sapere che le decisioni non sono state ancora prese e che è necessario discutere dopo l’insediamento del nuovo parlamento e la formazione della maggioranza. Il capo della frazione parlamentare del Pr Oleksandr Yefremov nei giorni scorsi ha comunicato che sono 223 i parlamentari che hanno dichiarato la loro disponibilità a dare sostegno al nuovo governo. Ne mancherebbero tre per il raggiungimento della maggioranza relativa (225+1).
Anche secondo il quotidiano Kommersant al momento non c’è il numero sufficiente per la conferma di Azarov, ma è probabile che il consenso venga raggiunto senza particolari problemi sia attraverso il voto di candidati eletti nelle liste indipendenti e il sostegno indiretto del Partito comunista. Yefremov ha dichiarato stamattina che il Pr è a caccia di voti tra le altre formazioni. Contro Azarov ha già annunciato di voler votare Udar, il partito di Vitaly Klitschko e con lui tutta l’opposizione. Attesa c’è anche per la nomina del presidente del nuovo parlamento, ruolo di grande rilievo simbolico in Ucraina. Tra i candidati alla poltrona, il presidente uscente Volodymyr Litvin e l’attuale ministro della Giustizia Oleksandr Lavrynovych, mentre alla vice presidenza, posizione destinata solitamente all’opposizione, si è già candidato Oleg Tiahnibok, leader del partito nazionalista Svoboda.