Ue. Coronavirus: l’Italia prima a chiedere aiuti al Fondo di solidarietà

di Elisabetta Corsi

L’Italia è il primo paese che ha fatto richiesta per il Fondo di solidarietà dell’Unione Europea alla Commissione per far fronte alla crisi sanitaria dovuta all’epidemia di coronavirus. I dettagli da parte dell’Italia dovrebbero arrivare nelle prossime settimane.
Dal 1 aprile 2020 gli stati membri dell’Ue hanno deciso di far fronte a questa emergenza sanitaria attingendo risorse economiche dal fondo.
La commissaria per la coesione e le riforme, Elisa Ferreira ha dichiarato che “L’Italia è lo stato membro più colpito al momento della crisi del Coronavirus, ed è il primo paese che ha chiesto gli aiuti del fondo di solidarietà. Grazie all’estensione del suo scopo, ora sono incluse anche le emergenze pubbliche sanitarie, il Fondo è uno degli strumenti che la Commissione ha messo rapidamente in campo per alleviare il fardello sul bilancio degli stati membri, come una concreta dimostrazione della solidarietà europea in questi difficili momenti”.
La Commissione europea attende tutte le richieste per far fronte all’emergenza per il coronavirus entro il 24 giugno 2020 e le inserirà in un pacchetto per garantire un trattamento equo per ogni caso e perché le risorse vengano distribuite equamente tra tutti i paesi membri più colpiti. Le proposte finanziarie saranno poi sottoposte al Parlamento europeo e al Consiglio.
Il fondo, nato per far fronte alle necessità economiche in caso di calamità naturali (il governo italiano attinse già denaro in occasione del terremoto del Centro Italia), è stato esteso in tempi record a marzo per le emergenze sanitarie. Per il 2020 il Fondo dispone di 800 milioni di euro per fornire aiuti finanziari ai paesi dell’Unione Europea più colpiti dalla crisi. Il sostegno finanziario mira ad alleviare l’onere finanziario delle misure di risposta immediata, come la fornitura di assistenza medica e l’acquisto di attrezzature mediche, il sostegno ai gruppi vulnerabili, le misure per contenere la diffusione della malattia, il rafforzamento della preparazione e molto altro ancora.