Ue. I Ventotto affonderanno gli scafisti con la missione a guida italiana Eunavfor Med

di Guido Keller –

Migranti barcone grandeIl Consiglio dei ministri degli Esteri dei Ventotto ha dato il via libera all’operazione volta a contrastare il traffico dei migranti, mentre qualche problema continua ad esserci in materia di gestione di coloro che sono già arrivati e che arriveranno.
La missione navale di lotta agli scafisti, che necessita comunque del via libera del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, prevede innanzitutto un intenso lavoro di intelligence volto ad individuare i trafficanti e quindi a procedere con la distruzione delle imbarcazioni con incursioni mirate per i mezzi a riva, o con il loro sequestro al largo. Il via libera dell’Onu, chiamata anche a stabilire le regole di ingaggio, servirà per evitare che tali azioni siano interpretate come una dichiarazione di guerra.
Sarà l’Italia a ospitare il quartiere generale della missione che prenderà il nome di Eunavfor Med, e il comando verrà affidato all’ammiraglio Enrico Credendino.
Meno Europa c’è stata quando si è trattato di affrontare il tema della ripartizione dei profughi in quote per ogni paese, dove vi è stato chi si è detto contrario e chi si è chiamato fuori: già da qualche giorno o o infatti venute a galla posizioni rigide, e la proposta della Commissione non è piaciuta alla Spagna, che ha chiesto “di rivederla”, in quanto, come ha spiegato il ministro José Manuel Garcia-Margallo, “Lo sforzo di solidarietà deve essere proporzionato, giusto e realista, cosa che la proposta della Commissione non è”. Dello stesso avviso anche Ungheria e Francia: per Manuel Valls continua a valere la posizione espressa due giorni fa al valico di Mentone, dove tra lunedì e giovedì sono state fermate 944 persone: “Sono contrario – ha affermato – all’instaurazione di quote di migranti. Questo non ha mai corrisposto alle proposte francesi. La Francia è invece favorevole a un sistema europeo di guardie di frontiera”.
L’italiano Paolo Gentiloni ha fatto notare come sarebbe “amaro se ci fossero passi indietro”, e la Pesc Federica Mogherini, ha avvertito che “Gli Stati devono permettere un’efficace azione Ue”. Ha quindi aggiunto che “Mi aspetto che gli stati membri, gli stessi che hanno chiesto alla Ue di agire velocemente e efficacemente, consentano all’Europa di essere efficace in questa azione in tutti i suoi aspetti: nell’ operazione navale, nel salvataggio delle vite in mare ed anche nella gestione delle vite che salviamo”.
Risulta ancora ferma la posizione della Gran Bretagna, disposta a fornire drone e mezzi per distruggere i barconi, ma chiusa sulla questione quote.
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha ravvisato che “non abbiamo avuto alcuna richiesta specifica di contributo” alla missione, ma “siamo pronti se sarà richiesto”. Ha poi ribadito che “uno dei problemi è che ci possono essere dei combattenti stranieri, che ci possono essere terroristi che si nascondono, si mescolano con i migranti”, ma Mogherini ha risposto che “Abbiamo analizzato la questione, ma non posso confermare l’esistenza di collegamenti tra trafficanti e organizzazioni terroristiche”. (…) “Certo – ha poi aggiunto – il business dei trafficanti potrebbe finanziare il terrorismo”.