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La cancelliera tedesca Angela Merkel ha ribadito nel suo messaggio televisivo settimanale che i propositi europei di coltivare relazioni commerciali e il dialogo con i paesi dell’Unione doganale o che potrebbero farvi parte (Ucraina, Armenia, Azerbaigian, Moldavia, Bielorussia e Georgia) rientrano in un quadro di “Partenariato orientale” e non sono da interpretarsi in azioni contro la Russia, la quale è e rimane “partner strategico” dell’Europa e con la quale si “vorrebbe collaborare”.
In particolare sulla questione ucraina è in corso una sorta di braccio di ferro fra Bruxelles e Mosca, e lo stesso paese dell’Europa orientale, che si trova con il cappio al collo per le forniture di gas ed i debiti non pagati, sembra guardare un giorno ad est ed uno ad ovest.
Se l’Armenia ha già fatto la sua scelta di aderire all’Unione doganale, anche perché riceve dalla Russia l’uranio per la sua unica centrale nucleare di Metsamor, la situazione rimane comunque in uno stato di “pressione politica”, che , come ha detto Merkel, “va superata”.
Per Mosca l’Unione europea interloquisce un po’ troppo con le ex repubbliche sovietiche ed in più occasioni sarebbero stati posti aut aut che inficerebbero il loro rapporto con la Russia.
