Ue. Proteggere i valori europei: l’Europarlamento chiede un meccanismo vincolante

di Maurizio Molinari * –

Il Parlamento europeo propone raccomandazioni annuali specifiche per paese, che potrebbero far scattare il meccanismo di protezione dei valori Ue, procedure d’infrazione e la condizionalità di bilancio. In una iniziativa legislativa approvata oggi con 521 voti favorevoli, 152 contrari e 21 astensioni (maggioranza assoluta), il Parlamento europeo presenta la sua proposta per un meccanismo dell’UE volto a proteggere e rafforzare la democrazia, lo Stato di diritto e i diritti fondamentali.
Il testo sottolinea le preoccupazioni dei deputati per “l’ascesa e il radicamento di tendenze autocratiche e illiberali”, ulteriormente aggravate dalla pandemia di COVID-19, nonché dalla “corruzione, dalla disinformazione e dall’appropriazione dello Stato” in diversi Paesi UE. Si afferma inoltre che l’UE non dispone degli strumenti necessari per affrontare una “crisi senza precedenti e crescente dei suoi valori fondanti”. Si sottolinea anche l’incapacità del Consiglio di compiere progressi significativi nelle procedure in corso ai sensi dell’articolo 7, e che ciò sta “consentendo un continuo allontanamento dai valori”.
Per proteggere efficacemente l’ordinamento giuridico dell’Unione europea, i diritti fondamentali dei suoi cittadini e la sua credibilità internazionale dal deterioramento dei valori dell’articolo 2, i deputati propongono uno strumento permanente, basato su fatti comprovati, che si applichi in modo equo, obiettivo e giusto a tutti gli Stati membri nel rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità.
Il nuovo “Ciclo di monitoraggio annuale” dovrebbe contemplare aspetti preventivi e correttivi, basati su raccomandazioni specifiche per paese, con scadenze e obiettivi legati a misure concrete, tra cui le procedure ai sensi dell’articolo 7, i procedimenti di infrazione e la condizionalità di bilancio (una volta in vigore). La proposta del Parlamento consoliderebbe i meccanismi esistenti, come la recente Relazione sullo Stato di diritto nell’Unione europea.
“La nostra proposta sostituisce e integra diversi strumenti che si sono dimostrati inefficaci, introducendo un unico ciclo di monitoraggio annuale. L’incapacità di affrontare i gravi problemi individuati in questo contesto potrebbe portare a specifiche misure correttive, che sarebbero più efficaci del nostro attuale quadro incoerente, soprattutto una volta che saranno legate alla condizionalità di bilancio. La conclusione di un accordo interistituzionale invierebbe un segnale forte della determinazione dell’UE a proteggere i suoi fondamenti costituzionali”, ha dichiarato il relatore Michal Šimečka (Renew, SK).
I deputati attenderanno che la Commissione presenti una proposta legislativa sulla base di questa risoluzione.
Dal 2016 il Parlamento sta chiedendo un meccanismo permanente per proteggere la democrazia e lo Stato di diritto. Dal 2018 il Parlamento ha insistito affinché questo nuovo strumento sia collegato alla protezione del bilancio dell’Unione europea, in caso di ripetuta inosservanza dello Stato di diritto da parte di uno Stato membro. I deputati ritengono anche che il Semestre europeo sia un’altra utile risorsa esistente a cui attingere.

* Responsabile Media del Parlamento europeo in Italia.